Obiettivo: determinare se l’ecocardiogramma bed-side quantitativa completa possa essere utilizzato come strumento di valutazione abituale nei pazienti geriatrici acuti e valutarne l’effetto sulla cura del paziente.
Disegno: retrospettivo.
Setting: DEA di II livello IRCSS Policlinico San Matteo.
Pazienti: pazienti con acuzie mediche, da trauma e chirurgiche. Un medico appartenente alla disciplina di medicina d’urgenza è stato incaricato di eseguire ecocardiogrammi bed-side a pazienti acuti. Questo lavoro ha preso in considerazione solo pazienti geriatrici (>65 aa).
Interventi: The Bedside Echocardiographic AssesmenT foR Improve Clinical Evaluation (BEATRICE), un ecocardiogramma transtoracico completo al letto del paziente.
Misurazioni e principali risultati: Per un periodo di 6 mesi sono state eseguite 369 BEATRICE. L’età media dei pazienti era di 76,2 (±14.3) anni. Il 95% era ricoverato in reparti di medicina ed il 5% in reparti di chirurgia. Nel 97,4% dei casi BEATRICE è stata eseguita in modo tempestivo. La frazione di eiezione, l’indice cardiaco e gli indici volumetrici del ventricolo sinistro sono riportati nel 97% dei referti. La gittata sistolica stimata, la funzione sistolica longitudinale con il doppler tissutale e lo studio dell’atrio sono riportati rispettivamente nel 99,7%, nel 98,6% e nel 98,9% degli studi BEATRICE. Lo studio della funzione diastolica e dell’atrio è riportato rispettivamente nel 99,3% e nel 98,9% dei referti. Le pressioni di riempimento del ventricolo sinistro stimate sono riportate nel 98,3% delle misurazioni. Informazioni sulla vena cava riportate per il 98%. La funzione del cuore destro è stata valutata per il 91,8%. Nel 91,9% dei referti sono state stimate anche le pressioni medie, sistoliche (o entrambe) del ventricolo destro. Il BEATRICE è stato giudicato utile dall’équipe di assistenza primaria in oltre il 96% dei casi. I BEATRICE consentono la modifica della terapia o del processo diagnostico in oltre il 40% dei casi (nel 27% dei casi consentono di modificare significativamente la terapia e nel 16% consentono di modificare significativamente l’iter diagnostico-terapeutico) e velocizzano il percorso diagnostico in oltre il 30% dei casi.
Conclusioni: Il BEATRICE è fattibile e modifica la cura nel reparto di terapia intensiva fornendo dati clinici non altrimenti disponibili al letto del paziente. Sono necessari ulteriori studi per valutare l’impatto e gli outcome nella rianimazione guidata dall’ecocardiogramma.