Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

P340

IL PARADOSSO DELLA BASSA MORTALITÀ PER INFARTO E PESSIMA PERFORMANCE DELL'INDICATORE DI PROCESSO DEL PNE.

G. Casolo, J. Del Meglio, A. Lilli, L. Canale, A. Christou, F. De Caro, L. Bertini
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Introduzione: Ormai da molti anni AGENAS valuta la performance delle strutture Ospedaliere di Cardiologia che ricoverano l'Infarto del Miocardio utilizzando un indicatore di processo: il tasso di PCI entro 48 ore dall'ingresso (PCI48h). Tale indicatore avrebbe lo scopo di valutare un'organizzazione adeguata laddove la % di questi sia oltre il 35-40%.  Se l'indicatore avesse un ruolo di ausilio clinico dovrebbe essere correlato gi eventi ed in particolare con la mortalità successiva all'evento indice. Metodi: È stato analizzato il PNE 2021 presentato nel dicembre 2021 riferito alla casistica  2020. Sono stati presi in esame gli Ospedali della Regione Toscana. Abbiamo pertanto messo in relazione l'esito morte a 30 giorni ed 1 anno per il 2020 con PCI48h per gli Ospedali della Toscana che hanno avuto più di 100 casi nello stesso periodo.  Sono state rilevate 1652 diagnosi di Infarto miocardico  nel corso del 2020.  Gli Ospedali che hanno regsitrato più  di 100 casi sono stati 20. Di questi, 13 sono gli  Ospedali dotati di emodinamica  (5 sono Aziende Ospedaliere o Fondazioni).  Risultati:  Il pieno raggiungimento dei tempi previsti dall'indicatore sono stati raggiunti da tutti gli Ospedali dotati di emodinamica con ampie variazioni della percentuale (70,8-90,4%). Al contrario tutti gli Ospedali privi di emodinamica non hanno raggiunto lo standard previsto (0-33,3%).  L'analisi della mortalità a 30 giorni ed 1 anno ha evidenziato una ampia dispersione del tasso di mortalità a 30 giorni (2-15%) senza uno stretto rapporto col rispetto dei tempi del PCI48h. In alcuni casi risultati migliri sono stati osservati negli Ospedali con il peggior PCI48h.  Conclusioni: Molteplici fattori rendono l'indicatore in uso da anni da parte del PNE-AGENAS di fatto poco utile e sopratutto confondente per le scelte delle Direzioni Aziendali. L'indicatore in esame non correla con gli esiti clinici, non tiene conto nè del case mix nè del tipo di IM da trattare nè dell'organizzazione in rete della cura dell'IM. Di fatto il PCI48h  differenzia solo  la presenza o meno dell'emodinamica nella struttura, senza offrire alcuna informazione circa il corretto trattamento degli STEMI rispetto agli NSTEMI. Inq uesta analisi non è stato possibile evidenziare alcuna utilità clinica od organizzativa di tale indicatore e pertanto se ne consiglia la eliminazione dal cruscotto utilizzato per la valutazione delle Unità Operative di Cardiologia.