Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

P34

PRE ECCITAZIONE VENTRICOLARE ASINTOMATICA CON SCOMPARSA DURANTE SFORZO: SEMPRE UN INDICE DI BENIGNITÀ?

A. Barengo, A. Parise, F. Notaristefano, S. Sforna, L. Padoan, G. Bernardini, G. Notarianni, M. D'Ammando, G. Zingarini, C. Cavallini
OSPEDALE S. MARIA DELLA MISERICORDIA, PERUGIA; UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA., OSPEDALE S. MARIA DELLA MISERICORDIA, PERUGIA; UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA., OSPEDALE S. MARIA DELLA MISERICORDIA, PERUGIA, OSPEDALE S. MARIA DELLA MISERICORDIA, PERUGIA; UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA., OSPEDALE S. MARIA DELLA MISERICORDIA, PERUGIA; UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA., OSPEDALE S. MARIA DELLA MISERICORDIA, PERUGIA; UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA., OSPEDALE S. MARIA DELLA MISERICORDIA, PERUGIA; UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA., OSPEDALE S. MARIA DELLA MISERICORDIA, PERUGIA., OSPEDALE S. MARIA DELLA MISERICORDIA, PERUGIA, OSPEDALE S. MARIA DELLA MISERICORDIA, PERUGIA

INTRODUZIONE
La scomparsa della pre-eccitazione ad alte frequenze cardiache depone per un basso rischio aritmico: perché ricorrere comunque a studi elettrofisiologici? CASO CLINICO
L.S., paziente di 12 anni, eseguiva un ECG per visita sportiva con riscontro di pre-eccitazione ventricolare da via accessoria laterale sinistra asintomatica (Fig. A). Un ECG-Holter 24 h durante allenamento mostrava scomparsa della pre-eccitazione alle alte frequenze (Fig. B) che è ritenuto un indice di basso rischio. Il paziente veniva sottoposto a studio elettrofisiologico transesofageo (SETE) durante il quale attraverso extrastimoli atriali, a riposo, si oggettivava un periodo refrattario effettivo anterogrado della via di 228 ms (Fig. C: drive di stimoli atriali (*) seguiti da extrastimolo con conduzione su via accessoria (E)). Inoltre alla stimolazione atriale si osservava una conduzione 1:1 sulla via almeno fino a 270 bpm (222 ms). Il periodo refrattario anterogrado della via a riposo era <250 ms e pertanto identificava una condizione ad alto rischio da trattare con ablazione. DISCUSSIONE
La scomparsa della pre-eccitazione alle alte frequenze cardiache è solitamente ritenuta indicativa di via accessoria con periodo refrattario lungo e quindi a basso rischio tuttavia deve essere improvvisa. Secondo le linee guida europee l’esecuzione di studi invasivi in pazienti asintomatici che sono impiegati in lavori ad alto rischio o sport competitivi ha indicazione I B, ma nei restanti casi asintomatici l’indicazione è IIa B. Il solo Holter ECG o la prova da sforzo, con una valutazione non attenta della cronologia di scomparsa della pre-eccitazione (improvvisa vs progressiva con residua minima pre-eccitazione) avrebbe erroneamente portato ad etichettare tale via accessoria a basso rischio. Nelle vie accessorie laterali sinistre con l’aumento della FC si può avere una scomparsa o pseudocomparsa della pre eccitazione per motivi anatomici (essendo più lontane dal nodo SA) e per un aumento della velocità di conduzione AV, non quindi per un periodo refrattario lungo della via. La stimolazione transesofagea è più vicina al versante atriale della via accessoria sinistra e permette di classificare adeguatamente il rischio. CONCLUSIONE
Il SETE è una metodica a basso costo e minimamente invasiva che dovrebbe essere considerata come parte integrante dello studio dei pazienti con pre-eccitazione ventricolare asintomatica anche se la stratificazione non invasiva indica un basso rischio.INTRODUZIONE
La scomparsa della pre-eccitazione ad alte frequenze cardiache depone per un basso rischio aritmico: perché ricorrere comunque a studi elettrofisiologici? CASO CLINICO
L.S., paziente di 12 anni, eseguiva un ECG per visita sportiva con riscontro di pre-eccitazione ventricolare da via accessoria laterale sinistra asintomatica (Fig. A). Un ECG-Holter 24 h durante allenamento mostrava scomparsa della pre-eccitazione alle alte frequenze (Fig. B) che è ritenuto un indice di basso rischio. Il paziente veniva sottoposto a studio elettrofisiologico transesofageo (SETE) durante il quale attraverso extrastimoli atriali, a riposo, si oggettivava un periodo refrattario effettivo anterogrado della via di 228 ms (Fig. C: drive di stimoli atriali (*) seguiti da extrastimolo con conduzione su via accessoria (E)). Inoltre alla stimolazione atriale si osservava una conduzione 1:1 sulla via almeno fino a 270 bpm (222 ms). Il periodo refrattario anterogrado della via a riposo era <250 ms e pertanto identificava una condizione ad alto rischio da trattare con ablazione. DISCUSSIONE
La scomparsa della pre-eccitazione alle alte frequenze cardiache è solitamente ritenuta indicativa di via accessoria con periodo refrattario lungo e quindi a basso rischio tuttavia deve essere improvvisa. Secondo le linee guida europee l’esecuzione di studi invasivi in pazienti asintomatici che sono impiegati in lavori ad alto rischio o sport competitivi ha indicazione I B, ma nei restanti casi asintomatici l’indicazione è IIa B. Il solo Holter ECG o la prova da sforzo, con una valutazione non attenta della cronologia di scomparsa della pre-eccitazione (improvvisa vs progressiva con residua minima pre-eccitazione) avrebbe erroneamente portato ad etichettare tale via accessoria a basso rischio. Nelle vie accessorie laterali sinistre con l’aumento della FC si può avere una scomparsa o pseudocomparsa della pre eccitazione per motivi anatomici (essendo più lontane dal nodo SA) e per un aumento della velocità di conduzione AV, non quindi per un periodo refrattario lungo della via. La stimolazione transesofagea è più vicina al versante atriale della via accessoria sinistra e permette di classificare adeguatamente il rischio. CONCLUSIONE
Il SETE è una metodica a basso costo e minimamente invasiva che dovrebbe essere considerata come parte integrante dello studio dei pazienti con pre-eccitazione ventricolare asintomatica anche se la stratificazione non invasiva indica un basso rischio.INTRODUZIONE
La scomparsa della pre-eccitazione ad alte frequenze cardiache depone per un basso rischio aritmico: perché ricorrere comunque a studi elettrofisiologici? CASO CLINICO
L.S., paziente di 12 anni, eseguiva un ECG per visita sportiva con riscontro di pre-eccitazione ventricolare da via accessoria laterale sinistra asintomatica (Fig. A). Un ECG-Holter 24 h durante allenamento mostrava scomparsa della pre-eccitazione alle alte frequenze (Fig. B) che è ritenuto un indice di basso rischio. Il paziente veniva sottoposto a studio elettrofisiologico transesofageo (SETE) durante il quale attraverso extrastimoli atriali, a riposo, si oggettivava un periodo refrattario effettivo anterogrado della via di 228 ms (Fig. C: drive di stimoli atriali (*) seguiti da extrastimolo con conduzione su via accessoria (E)). Inoltre alla stimolazione atriale si osservava una conduzione 1:1 sulla via almeno fino a 270 bpm (222 ms). Il periodo refrattario anterogrado della via a riposo era <250 ms e pertanto identificava una condizione ad alto rischio da trattare con ablazione. DISCUSSIONE
La scomparsa della pre-eccitazione alle alte frequenze cardiache è solitamente ritenuta indicativa di via accessoria con periodo refrattario lungo e quindi a basso rischio tuttavia deve essere improvvisa. Secondo le linee guida europee l’esecuzione di studi invasivi in pazienti asintomatici che sono impiegati in lavori ad alto rischio o sport competitivi ha indicazione I B, ma nei restanti casi asintomatici l’indicazione è IIa B. Il solo Holter ECG o la prova da sforzo, con una valutazione non attenta della cronologia di scomparsa della pre-eccitazione (improvvisa vs progressiva con residua minima pre-eccitazione) avrebbe erroneamente portato ad etichettare tale via accessoria a basso rischio. Nelle vie accessorie laterali sinistre con l’aumento della FC si può avere una scomparsa o pseudocomparsa della pre eccitazione per motivi anatomici (essendo più lontane dal nodo SA) e per un aumento della velocità di conduzione AV, non quindi per un periodo refrattario lungo della via. La stimolazione transesofagea è più vicina al versante atriale della via accessoria sinistra e permette di classificare adeguatamente il rischio. CONCLUSIONE
Il SETE è una metodica a basso costo e minimamente invasiva che dovrebbe essere considerata come parte integrante dello studio dei pazienti con pre-eccitazione ventricolare asintomatica anche se la stratificazione non invasiva indica un basso rischio.INTRODUZIONE
La scomparsa della pre-eccitazione ad alte frequenze cardiache depone per un basso rischio aritmico: perché ricorrere comunque a studi elettrofisiologici? CASO CLINICO
L.S., paziente di 12 anni, eseguiva un ECG per visita sportiva con riscontro di pre-eccitazione ventricolare da via accessoria laterale sinistra asintomatica (Fig. A). Un ECG-Holter 24 h durante allenamento mostrava scomparsa della pre-eccitazione alle alte frequenze (Fig. B) che è ritenuto un indice di basso rischio. Il paziente veniva sottoposto a studio elettrofisiologico transesofageo (SETE) durante il quale attraverso extrastimoli atriali, a riposo, si oggettivava un periodo refrattario effettivo anterogrado della via di 228 ms (Fig. C: drive di stimoli atriali (*) seguiti da extrastimolo con conduzione su via accessoria (E)). Inoltre alla stimolazione atriale si osservava una conduzione 1:1 sulla via almeno fino a 270 bpm (222 ms). Il periodo refrattario anterogrado della via a riposo era <250 ms e pertanto identificava una condizione ad alto rischio da trattare con ablazione. DISCUSSIONE
La scomparsa della pre-eccitazione alle alte frequenze cardiache è solitamente ritenuta indicativa di via accessoria con periodo refrattario lungo e quindi a basso rischio tuttavia deve essere improvvisa. Secondo le linee guida europee l’esecuzione di studi invasivi in pazienti asintomatici che sono impiegati in lavori ad alto rischio o sport competitivi ha indicazione I B, ma nei restanti casi asintomatici l’indicazione è IIa B. Il solo Holter ECG o la prova da sforzo, con una valutazione non attenta della cronologia di scomparsa della pre-eccitazione (improvvisa vs progressiva con residua minima pre-eccitazione) avrebbe erroneamente portato ad etichettare tale via accessoria a basso rischio. Nelle vie accessorie laterali sinistre con l’aumento della FC si può avere una scomparsa o pseudocomparsa della pre eccitazione per motivi anatomici (essendo più lontane dal nodo SA) e per un aumento della velocità di conduzione AV, non quindi per un periodo refrattario lungo della via. La stimolazione transesofagea è più vicina al versante atriale della via accessoria sinistra e permette di classificare adeguatamente il rischio. CONCLUSIONE
Il SETE è una metodica a basso costo e minimamente invasiva che dovrebbe essere considerata come parte integrante dello studio dei pazienti con pre-eccitazione ventricolare asintomatica anche se la stratificazione non invasiva indica un basso rischio.INTRODUZIONE
La scomparsa della pre-eccitazione ad alte frequenze cardiache depone per un basso rischio aritmico: perché ricorrere comunque a studi elettrofisiologici? CASO CLINICO
L.S., paziente di 12 anni, eseguiva un ECG per visita sportiva con riscontro di pre-eccitazione ventricolare da via accessoria laterale sinistra asintomatica (Fig. A). Un ECG-Holter 24 h durante allenamento mostrava scomparsa della pre-eccitazione alle alte frequenze (Fig. B) che è ritenuto un indice di basso rischio. Il paziente veniva sottoposto a studio elettrofisiologico transesofageo (SETE) durante il quale attraverso extrastimoli atriali, a riposo, si oggettivava un periodo refrattario effettivo anterogrado della via di 228 ms (Fig. C: drive di stimoli atriali (*) seguiti da extrastimolo con conduzione su via accessoria (E)). Inoltre alla stimolazione atriale si osservava una conduzione 1:1 sulla via almeno fino a 270 bpm (222 ms). Il periodo refrattario anterogrado della via a riposo era <250 ms e pertanto identificava una condizione ad alto rischio da trattare con ablazione. DISCUSSIONE
La scomparsa della pre-eccitazione alle alte frequenze cardiache è solitamente ritenuta indicativa di via accessoria con periodo refrattario lungo e quindi a basso rischio tuttavia deve essere improvvisa. Secondo le linee guida europee l’esecuzione di studi invasivi in pazienti asintomatici che sono impiegati in lavori ad alto rischio o sport competitivi ha indicazione I B, ma nei restanti casi asintomatici l’indicazione è IIa B. Il solo Holter ECG o la prova da sforzo, con una valutazione non attenta della cronologia di scomparsa della pre-eccitazione (improvvisa vs progressiva con residua minima pre-eccitazione) avrebbe erroneamente portato ad etichettare tale via accessoria a basso rischio. Nelle vie accessorie laterali sinistre con l’aumento della FC si può avere una scomparsa o pseudocomparsa della pre eccitazione per motivi anatomici (essendo più lontane dal nodo SA) e per un aumento della velocità di conduzione AV, non quindi per un periodo refrattario lungo della via. La stimolazione transesofagea è più vicina al versante atriale della via accessoria sinistra e permette di classificare adeguatamente il rischio. CONCLUSIONE
Il SETE è una metodica a basso costo e minimamente invasiva che dovrebbe essere considerata come parte integrante dello studio dei pazienti con pre-eccitazione ventricolare asintomatica anche se la stratificazione non invasiva indica un basso rischio.