Negli ultimi anni il trattamento farmacologico di HFrEF ha subito un notevole sviluppo.Due classi farmacologiche in particolare hanno dimostrato di ridurre in maniera significativa gli eventi cardiovascolari e le ospedalizzazioni:ARNI e SGLT2i. L’obiettivo di questo studio osservazionale è stato quello di fornire dati di “real word” sull’’effettivo utilizzo di tali farmaci, l’efficacia, la sicurezza e la tollerabilità della loro contemporanea somministrazione. Abbiamo analizzato 82 pazienti afferiti nel nostro ambulatorio in un periodo di 6 mesi e abbiamo riportato le loro caratteristiche cliniche e le effettive terapie somministrate.Sono stati analizzati i dati di 82 pazienti, 64% di sesso maschile, con età media di 70,5 anni. Il 49% era affetto da cardiopatia ischemica, il 54% ipertensone e il 31% diabete mellito tipo 2. Di questi, il 47,5% era affetto da HFrEF, il 21% da HFmrEF e il restante 30% da HFpEF. Al momento della visita, il 19,5% dei pazienti mostrava un GFR <59 mL/min/1,73m2. Il 31% dei pazienti era in Classe NYHA III.Abbiamo analizzato quindi le terapie farmacologiche erogate. Premettendo che una percentuale molto elevata di pazienti, assumeva beta bloccanti e MRA (rispettivamente il 91% e il 79%), abbiamo rilevato che circa il 72% dei pazienti era in concomitante terapia con un inibitore del sistema renina angiotensina (51% ARNI, 21% ACEI/ARBs). Un dato emerso significativo, è che tra il 51% dei pazienti in ARNI, ben il 32% assumeva il minimo dosaggio del farmaco (24/26mg bid), l’11% il dosaggio intermedio (49/51 mg bid) e solo l’8% il massimo dosaggio raccomandato (97/103 mg bid). Nel gruppo dei pazienti affetti da HFrEF il 10% non era in terapia con ARNI o tale farmaco era stato sospeso nel corso del follow up (92% per ipotensione,8% per IRA su IRC).Per quanto riguarda le gliflozine, il 46% dei pazienti analizzati era in terapia con SGLT2i (e di questi, circa il 70% presentava HFrEF). Il 30% dei pazienti totali era in terapia concomitante con ARNi e SGLT2i (il 62% dei pazienti affetti da HFrEF).CONCLUSIONI: la maggiorparte dei nostri pazienti ambulatoriali è affetta da HFrEF, essi beneficiano della migliore strategia farmacologica raccomandata dalle più recenti LG internazionali. La contemporanea somministrazione di ARNI e SGLT2i non è gravata da eventi avversi di rilievo. Nessuno dei nostri pazienti ha sospeso terapia con SGLT2i poiché non vi sono stati effetti sfavorevoli legati alla somministrazione del farmaco.