Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

Analisi delle caratteristiche cliniche e terapeutiche dei pazienti afferiti in Ambulatorio dello Scompenso nel periodo Aprile-Settembre 2022. A cura dell’AREA ANMCO CArdio REno MEtabolica

Benvenuto Manuela Teramo (Teramo) – Asl Teramo | Iacoviello Massimo Foggia (Foggia ) – Aou Policlinico Riuniti Foggia | Fabiani Donatello Teramo (Teramo) – Asl Teramo | Gronda Edoardo Milano (Milano ) – Irccs Cà Granda, Milano

Negli ultimi anni il trattamento farmacologico di HFrEF ha subito un notevole sviluppo.Due classi farmacologiche in particolare hanno dimostrato di ridurre in maniera significativa gli eventi cardiovascolari e le ospedalizzazioni:ARNI e SGLT2i. L’obiettivo di questo studio osservazionale è stato quello di fornire dati di “real word” sull’’effettivo utilizzo di tali farmaci, l’efficacia, la sicurezza e la tollerabilità della loro contemporanea somministrazione. Abbiamo analizzato 82 pazienti afferiti nel nostro ambulatorio in un periodo di 6 mesi e abbiamo riportato le loro caratteristiche cliniche e le effettive terapie somministrate.Sono stati analizzati i dati di 82 pazienti, 64% di sesso maschile, con età media di 70,5 anni. Il 49% era affetto da cardiopatia ischemica, il 54% ipertensone e il 31% diabete mellito tipo 2. Di questi, il 47,5% era affetto da HFrEF, il 21% da HFmrEF e il restante 30% da HFpEF. Al momento della visita, il 19,5% dei pazienti mostrava un GFR <59 mL/min/1,73m2. Il 31% dei pazienti era in Classe NYHA III.Abbiamo analizzato quindi le terapie farmacologiche erogate. Premettendo che una percentuale molto elevata di pazienti, assumeva beta bloccanti e MRA (rispettivamente il 91% e il 79%), abbiamo rilevato che circa il 72% dei pazienti era in concomitante terapia con un inibitore del sistema renina angiotensina (51% ARNI, 21% ACEI/ARBs). Un dato emerso significativo, è che tra il 51% dei pazienti in ARNI, ben il 32% assumeva il minimo dosaggio del farmaco (24/26mg bid), l’11% il dosaggio intermedio (49/51 mg bid) e solo l’8% il massimo dosaggio raccomandato (97/103 mg bid). Nel gruppo dei pazienti affetti da HFrEF il 10% non era in terapia con ARNI o tale farmaco era stato sospeso nel corso del follow up (92% per ipotensione,8% per IRA su IRC).Per quanto riguarda le gliflozine, il 46% dei pazienti analizzati era in terapia con SGLT2i (e di questi, circa il 70% presentava HFrEF). Il 30% dei pazienti totali era in terapia concomitante con ARNi e SGLT2i (il 62% dei pazienti affetti da HFrEF).CONCLUSIONI: la maggiorparte dei nostri pazienti ambulatoriali è affetta da HFrEF, essi beneficiano della migliore strategia farmacologica raccomandata dalle più recenti LG internazionali. La contemporanea somministrazione di ARNI e SGLT2i non è gravata da eventi avversi di rilievo. Nessuno dei nostri pazienti ha sospeso terapia con SGLT2i poiché non vi sono stati effetti sfavorevoli legati alla somministrazione del farmaco.