Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

P322

UN INGANNEVOLE SAM

M. Armillotta, A. Sansonetti, S. Amicone, A. Stefanizzi, A. Impellizzeri, L. Bergamaschi, P. Paolisso, A. FoÀ, A. Rinaldi, G. Casella, N. GaliÈ, C. Pizzi
UNIVERSITY HOSPITAL POLICLINIC S. ORSOLA MALPIGHI, CARDIOLOGY , DEPARTMENT OF EXPERIMENTAL DIAGNOSTIC AND SPECIALTY MEDICINE, BOLOGNA, ITALY, UNIVERSITY HOSPITAL POLICLINIC S. ORSOLA MALPIGHI, CARDIOLOGY , DEPARTMENT OF EXPERIMENTAL DIAGNOSTIC AND SPECIALTY MEDICINE, BOLOGNA, ITALY, UNIVERSITY HOSPITAL POLICLINIC S. ORSOLA MALPIGHI, CARDIOLOGY , DEPARTMENT OF EXPERIMENTAL DIAGNOSTIC AND SPECIALTY MEDICINE, BOLOGNA, ITALY, UNIVERSITY HOSPITAL POLICLINIC S. ORSOLA MALPIGHI, CARDIOLOGY , DEPARTMENT OF EXPERIMENTAL DIAGNOSTIC AND SPECIALTY MEDICINE, BOLOGNA, ITALY, UNIVERSITY HOSPITAL POLICLINIC S. ORSOLA MALPIGHI, CARDIOLOGY , DEPARTMENT OF EXPERIMENTAL DIAGNOSTIC AND SPECIALTY MEDICINE, BOLOGNA, ITALY, UNIVERSITY HOSPITAL POLICLINIC S. ORSOLA MALPIGHI, CARDIOLOGY , DEPARTMENT OF EXPERIMENTAL DIAGNOSTIC AND SPECIALTY MEDICINE, BOLOGNA, ITALY, UNIVERSITY HOSPITAL POLICLINIC S. ORSOLA MALPIGHI, CARDIOLOGY , DEPARTMENT OF EXPERIMENTAL DIAGNOSTIC AND SPECIALTY MEDICINE, BOLOGNA, ITALY, UNIVERSITY HOSPITAL POLICLINIC S. ORSOLA MALPIGHI, CARDIOLOGY , DEPARTMENT OF EXPERIMENTAL DIAGNOSTIC AND SPECIALTY MEDICINE, BOLOGNA, ITALY, UNIVERSITY HOSPITAL POLICLINIC S. ORSOLA MALPIGHI, CARDIOLOGY , DEPARTMENT OF EXPERIMENTAL DIAGNOSTIC AND SPECIALTY MEDICINE, BOLOGNA, ITALY, MAGGIORE HOSPITAL, CARDIOLOGY DEPARTMENT, BOLOGNA, ITALY, UNIVERSITY HOSPITAL POLICLINIC S. ORSOLA MALPIGHI, CARDIOLOGY , DEPARTMENT OF EXPERIMENTAL DIAGNOSTIC AND SPECIALTY MEDICINE, BOLOGNA, ITALY, UNIVERSITY HOSPITAL POLICLINIC S. ORSOLA MALPIGHI, CARDIOLOGY , DEPARTMENT OF EXPERIMENTAL DIAGNOSTIC AND SPECIALTY MEDICINE, BOLOGNA, ITALY

Una donna di 66 anni con storia di sindrome ansioso-depressiva e osteoporosi, senza antecedenti cardiologici di rilievo, riferiva da alcuni giorni insorgenza di cardiopalmo e dispnea per sforzi di modesta entità, in concomitanza di un periodo di forte stress emotivo. Per la persistenza di tali sintomi e per la comparsa di dolore epigastrico, effettuava una visita cardiologica con riscontro di bassi valori pressori associati alla presenza di un soffio sistolico. L’ECG mostrava delle alterazioni diffuse della ripolarizzazione compatibili con ischemia per cui veniva consigliato accesso in PS. In PS il primo valore di troponina ad alta sensibilità risultava significativamente elevato (1542 ng/L), per cui, nell’ipotesi di SCA, si disponeva il trasferimento della paziente presso la terapia intensiva cardiologica. L’ecocardiogramma mostrava acinesia dei segmenti medio-apicali, ipercontrattilità delle basi (FE 35%) e un SAM con gradiente dinamico all’efflusso di 80 mmHg che determinava un’insufficienza mitralica severa. Durante i primi giorni di ricovero, si osservava ipotensione persistente, per cui si rendeva necessaria infusione endovenosa di liquidi per mantenere valori di pressione sistolica tra 90-100 mmHg. La coronarografia mostrava unicamente una stenosi severa ostiale di una diramazione del primo ramo diagonale. Contestualmente veniva eseguita la ventricolografia che evidenziava un’ipercontrattilità basale con salienza muscolare alla base e obliterazione sistolica del tratto d’efflusso con piccolo aneurisma apicale. A 5 giorni dall’ingresso veniva ripetuto l’ecocardiogramma che mostrava la pressoché completa normalizzazione della funzione sistolica globale (FE 68%) con ipocinesia apicale e ipercontrattilità dei segmenti basali. Tuttavia persisteva il SAM con gradiente dinamico all’efflusso di 140 mmHg con la presenza di papillari multipli e dislocati, corde tendinee accessorie ed inserzione di tendine muscolare a livello del setto. A completamento diagnostico veniva eseguita RM cardiaca che documentava diffuso incremento dei tempi di rilassamento T2 più evidente in sede apicale, assenza di aree di LGE e normalizzazione della contrattilità del ventricolo sinistro con scomparsa del SAM. Tali reperti, unitamente all’assenza di significativa ipertrofia e alla completa regressione delle alterazioni ECGgrafiche, permettevano di escludere la presenza di una cardiomiopatia ipertrofica misconosciuta e di porre diagnosi di sindrome Takotsubo.