Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

Infarto miocardico acuto con sopraslivellamento ST da dissezione aortica: storia di una diagnosi tardiva dopo angioplastica primaria

Allievi Luca Milano (Mi) – Irccs Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico Di Milano | Mircoli Luca Milano (Mi) – Irccs Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico Di Milano | Colombo Federico Milano (Mi) – Irccs Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico Di Milano | Barbieri Lucia Milano (Mi) – Irccs Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico Di Milano | Tumminello Gabriele Milano (Mi) – Irccs Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico Di Milano | Carugo Stefano Milano (Mi) – Irccs Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico Di Milano

Introduzione: Presentiamo un caso di diagnosi tardiva di dissezione della radice aortica determinante occlusione dell’ostio della coronaria destra (CD) che si è presentato in fase acuta con un quadro clinico di infarto miocardico acuto con sopraslivellamento ST inferiore trattato (STEMI) che è stato trattato impropriamente con angioplastica (PCI). La diagnosi di dissezione aortica non è avvenuta al momento della PCI, ma il mattino successivo. Il paziente è stato quindi avviato all’intervento chirurgico risolutivo nonostante la duplice terapia antiaggregante in corso.

Descrizione del caso: Uomo, 60 anni, affetto da ipertensione arteriosa, si presentava con dolore toracico insorto durante lavoro pesante. L’ECG mostrava sopraslivellamento del tratto ST in sede inferiore. L’ecocardiogramma mostrava acinesia inferiore, frazione d’eiezione conservata, non evidente dilatazione della radice aortica, non segni di dissezione nè versamento pericardico. Alla coronarografia con riscontro di occlusione di CD all’ostio trattato trattato con  Stent su al tratto ostiale-prossimale con riperfusione del vaso e risoluzione del quadro ECG. Durante le ore successive la sintomatologia precordialgica non è mai completamente regredita. Il mattino successivo un ecocardiogramma transtoracico eseguito per riscontro di soffio cardiaco ha evidenziato un flap di dissezione su radice aortica. L’angio-TC ha confermato il sospetto diagnostico. Il paziente è stato avviato a trattamento chirurgico. 

Discussione: L’analisi retrospettiva delle immagini coronarografiche mostra alcuni reperti radiografici che avrebbero potuto far sospettare la dissezione della radice sia prima che dopo l’impianto di Stent, in particolare: la convessità (anziché concavità) del seno coronarico destro (figura 1), il ristagno di contrasto, minimo, ma evidentemente extravasale (figura 2), il posizionamento di stent all’ostio di CD che crea una evidente fenestratura all’interno della dissezione con comunicazione tra vero e falso lume aortico (figura 3). 

Conclusione: La diagnosi di dissezione aortica può essere subdola, soprattutto se la manifestazione clinica di esordio è di uno STEMI per interessamento dell’ostio coronarico. La diagnosi corretta è fondamentale e, durante coronarografia, alcuni segni radiografici possono far sospettare la patologia evitando il trattamento improprio con PCI.