Razionale: Nell’ottica di fornire ai pazienti con stenosi aortica severa a rischio chirurgico elevato intermedio il miglior trattamento mediante procedura di TAVI, da oltre 3 anni è attivo un protocollo di convenzione interaziendale tra la Cardiologia UTIC ed Emodinamica dell’AORN A. Cardarelli, centro sprovvisto di cardiochirurgia, ed il Laboratorio di Emodinamica dell’UOS di Angiologia del DAI Emergenze Cardiovascolari, Medicina Clinica e dell’Invecchiamento dell’AOU Federico II. Tale convenzione prevede l’effettuazione di procedure di TAVI per i pazienti dell’AORN Cardarelli mediante trasferimento in ambulanza rianimatoria presso l’emodinamica della Federico II con successivo rientro presso la struttura di provenienza dopo l’esecuzione della procedura interventistica.
Caso Clinico: Donna di anni 85 ipertesa con insufficienza respiratoria cronica di grado moderato severo ed FA in NAO con accesso in PS per edema polmonare acuto e riscontro di stenosi aortica di grado severo. Dopo stabilizzazione clinica viene iniziato il programma TAVI con esecuzione di Angio TC e coronarografia con riscontro di stenosi critiche calcifiche di TC e di IVA prossimale con occlusione cronica di ramo Cx medio. Viene effettuata valutazione multidisciplinare (Heart Team) e valutazione collegiale con i colleghi della Università Federico II e si pone indicazione a TAVI con PTCA contestuale delle stenosi critiche di TC ed IVA. Viene quindi effettuata procedura congiunta di PTCA con 2 DES e TAVI con valvola Evolute R 29 in unica seduta presso Università Federico II Napoli e dopo osservazione postprocedurale la paziente viene ritrasferita presso l’UTIC dell’AORN A. Cardarelli Napoli per la degenza. Durante la degenza non vi sono state complicanze peri e postprocedurali e la paziente è stata dimessa dopo 4 giorni dalla procedura in buon compenso emodinamico in triplice terapia con NAO e DAPT per 1 mese e successiva sospensione di ASA con prosieguo terapia con NAO + Clopidogrel. Al controllo clinico a 1 e 6 mesi la paziente era stabile ed in buon compenso senza complicanze cliniche significative e con classe NYHA 2.
Conclusioni: I risultati in questi anni di esperienza evidenziano fattibilità e sicurezza di questa strategia consentendo di poter programmare ed effettuare le procedure di TAVI anche nei centri non dotati di cardiochirurgia onsite in considerazione della sempre maggiore indicazione alla TAVI ed al conseguente incremento dei pazienti che necessitano di tale procedura.