Il COVID 19 ha finora trovato unico argine nell’impiego dei vaccini a mRNA ed a vettore virale. Tra i rari effetti avversi correlati ai vaccini a mRNA la miocardite (4.8 casi per milioni di dosi) patologia già riscontrata nell’ infezione da COVID 19 ma non negli studi di sicurezza dei vaccini medesimi. Maggiormente colpiti i maschi, di età non superiore a 30 anni (40% del totale), sottoposti all’ inoculazione della II dose. Nel corso della nostra recente pratica clinica si è presentato un caso di paziente con miocardite, riconducibile a vaccinazione per COVID 19. Si è trattato di un individuo maschio, ventenne, fumatore, non allergico, sottoposto a II dose di vaccino Pfizer-BioNTech (BNT162b2). Il V giorno dopo l’ inoculazione il paziente, già astenico dai giorni precedenti, ha lamentato un episodio di dolore toracico oppressivo, durato circa 15 minuti ripresentatosi, più intenso, la notte seguente, associato a dispnea e perdurato per ore. Presentatosi in DEA a dolore in regressione evidenza di buon compenso emodinamico. ECG: ritmo sinusale, lieve sopraslivellamento del tratto ST diffuso, più accentuato in sede infero-laterale, lieve sottoslivellamento del tratto P-R. Agli ematici incremento di troponina, CKMB e PCR, negatività del test molecolare per COVID 19. Ecocardiogramma: ventricolo sn normale, sezioni destre non dilatate, ventricolo destro normocinetico, valvole normali, iper-rifrangenza pericardica senza versamento, normale rilasciamento diastolico. Nel sospetto di miocardite, il paziente è stato ricoverato presso la nostra UTIC. Impostata terapia antinfiammatoria ad alta dose e betabloccante con rapida scomparsa del dolore; mai febbre; ad ECG seriati progressivo miglioramento del tratto ST e negativizzazione delle onde T. Mai eventi aritmici; ad ecocardiogrammi seriati quadro invariato. Negatività laboratoristica per tutte le infezioni da comuni patogeni virali. Alla RMN: iperintensità (sequenze T2 STIR ed impregnazione tardiva) in sede infero-laterale. Paziente dimesso in terapia con acetilsalicilato di lisina, da scalare, associata a pantoprazolo, ed a metoprololo. Sono stati prescritti inoltre controlli a distanza con ecocardiogramma ed ECG Holter. In conclusione il caso presentato si allinea a quelli che sono i riscontri della letteratura non solo per quel che riguarda le caratteristiche del paziente ma anche per quel che concerne l’ evoluzione del quadro clinico solitamente favorevole, di breve durata e senza reliquati.