Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

E’ la TAVI la scelta giusta?

Cammardella Antonio Giovanni Roma (Roma) – Ao San Camillo Forlanini | Russo Marco Roma (Roma) – Ao San Camillo Forlanini | Ranocchi Federico Roma (Roma) – Ao San Camillo Forlanini | Pergolini Amedeo Roma (Roma) – Ao San Camillo Forlanini | Giannelli Valerio Roma (Roma) – Ao San Camillo Forlanini | Pellicelli Adriano Roma (Roma) – Ao San Camillo Forlanini | Musumeci Francesco Roma (Roma) – Ao San Camillo Forlanini

Caso clinico

Descriviamo il caso di un uomo di 62 anni, affetto da ipertensione arteriosa, diabete tipo II insulino-dipendente e cirrosi epatica di grado avanzato con presenza di varici esofagee.

Il paziente, dopo screening, risultava in lista per trapianto epatico. 

A Settembre 2022, il paziente per dispnea ingravescente, fa accesso al nostro nosocomio in classe NYHA III.

All’ecocardiogramma transtoracico si evidenzia insufficienza aortica severa con vegetazioni mobili, di cui la più grande di circa 10 mm sulla cuspide coronarica destra. La funzione biventricolare appariva conservata con valori aumentati di PAPs pari a 45 mmHg. 

Agli esami ematochimici, risultava un’assenza di leucocitosi con indici di flogosi negativi.

Veniva, pertanto, posta diagnosi di insufficienza aortica severa post-endocarditica ad infezione verosimilmente pregressa e risolta.

Il caso veniva discusso collegialmente in Heart Team; in questa occasione risultava necessaria la presenza degli epatologi che seguivano il paziente e l’avevano listato per trapianto di fegato. 

Ritenendolo ad alto rischio di insufficienza epatica postoperatoria (utilizzo di circolazione extracorporea), si decideva per una procedura di TAVI off-label. 

Veniva, pertanto, eseguita la TC pre-procedurale.

 

 

 

Lo studio TC mostrava fattibilità per TAVI TF.

Si procedeva, pertanto, ad impianto di Sapien 3 Ultra 26 mm per via transfemorale. Si utilizzava il sistema di protezione cerebrale Triguard 3 e una protezione coronarica destra, considerato il rischio embolico dovuto alla presenta della grossa vegetazione sulla cuspide destra.

 

Il paziente è stato dimesso in IV giornata postoperatoria, in assenza di turbe maggiori del ritmo cardiaco.  L’ecocardiogramma postoperatorio mostrava assenza di leaks periprotesici, normali gradienti valvolari.

 

Conclusioni

I pazienti con stadio avanzato di cirrosi epatica sono a rischio di insufficienza d’organo a seguito di utilizzo di circolazione extracorporea. In pazienti selezionati, la TAVI può essere una valida alternativa.

La particolarità del caso specifico è stata dovuta all’utilizzo della tecnica TAVI in una procedura off-label di insufficienza aortica con contemporanea presenza di vegetazione mobile e pertanto elevato rischio embolico.