Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

P299

I DISTURBI DELLA CONDUZIONE ATRIO-VENTRICOLARE COME PRIMO SEGNO DISTINTIVO DELLA SARCOIDOSI CARDIACA ISOLATA IN UN SOGGETTO SPORTIVO: UN CASO CLINICO.

S. Albani, S. Muccioli, B. Mabritto, P. Scacciatella, G. Musumeci
SC CARDIOLOGIA OSPEDALE U. PARINI DI AOSTA, OSPEDALE ORDINE MAURIZIANO DI TORINO, OSPEDALE ORDINE MAURIZIANO DI TORINO, SC CARDIOLOGIA OSPEDALE U. PARINI DI AOSTA, OSPEDALE ORDINE MAURIZIANO DI TORINO

Un soggetto caucasico di 45 anni molto attivo è stato ricoverato al nostro pronto soccorso lamentando un leggero calo delle prestazioni fisiche: segnalava infatti un mancato aumento della frequenza cardiaca oltre gli 80-100 bpm all'auto-monitoraggio durante l'attività fisica. Il soggetto si allenava 3-4 volte a settimana. Anamnesi remota muta. L'elettrocardiogramma basale (ECG) mostrava un blocco atrioventricolare (AVB) 2:1 e una deviazione assiale sinistra, ad eccezione del suo AVB 2:1, non vi erano altre caratteristiche patologiche. L'ecocardiogramma transtoracico era normale. Il test da sforzo su tapis roulant ha rivelato un AVB parossistico 2:1 e un AVB di Mobitz I al picco dello sforzo, quindi un AVB di primo grado e complessi ventricolari prematuri (PVC) infundibolari destri isolati e coppie nella fase di recupero: il miglioramento della conduzione AV correlato all'esercizio ha suggerito un AVB sopranodale. La risonanza magnetica cardiaca (CMR) ha riportato due aree di accumulo tardivo di gadolinio (LGE) con distribuzione a livello intramiocardico/sottoepicardico.  Le acquisizioni STIR erano negative per edema (Figura 1). La successiva PET ha confermato un'elevata captazione nella parete del setto anteriore basale, nella parete anteriore e nell'area del setto basale inferiore (Figura 2). Nessun altro coinvolgimento d'organo è stato documentato. Considerando tutti gli elementi clinici citati, al paziente è stata  diagnosticato un quadro di sarcoidosi cardiaca isolata sintomatica. Una diagnosi istologica definitiva non è stata possibile in quanto non è stata eseguita la biopsia miocardica. È stata iniziata terapia con corticosteroidi ad alto dosaggio e dopo pochi giorni di trattamento il monitoraggio ECG ha rivelato un miglioramento della conduzione cardiaca. Il test su tapis roulant è stato ripetuto e ha mostrato un miglioramento della conduzione durante lo sforzo, tuttavia il test è stato sospeso a causa del verificarsi di coppie ventricolari e bigeminismo ventricolare durante lo sforzo. Per la valutazione del rischio aritmico, è stato eseguito uno studio elettrofisiologico (EPS) e non sono state indotte aritmie. Abbiamo deciso pertanto di rinviare l'impianto dell'ICD. Tuttavia, è stato impiantato un registratore di loop per il monitoraggio continuo delle aritmie e a tre mesi, è stata eseguita una nuova CMR ed era identica alla precedente, senza alcuna riduzione o aumento significativa dell'LGE rilevata.