Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

Infusione ripetuta di Levosimendan in day hospital terapeutico in pazienti con scompenso cardiaco avanzato

Falletta Calogero Palermo (Palermo) – Villa Sofia | Gaziano Monalisa Palermo (Palermo) – Villa Sofia | Lo Cascio Manuela Palermo (Palermo) – Villa Sofia | Urso Olimpia Palermo (Palermo) – Villa Sofia | Floresta Agata Marina Palermo (Palermo) – Villa Sofia | Scaccianoce Maria Stella Palermo (Palermo) – Villa Sofia | Cicerone Carlo Palermo (Palermo) – Villa Sofia

Premesse

Numerosi studi non randomizzati e registri di piccole dimensioni hanno dimostrato l’efficacia dell’infusione ripetuta di levosimendan nel migliorare i sintomi e prevenire le ospedalizzazioni nei pazienti con scompenso cardiaco avanzato, esclusi per età o comorbidità da programmi di trapianto cardiaco.

Scopo dello studio

Descrivere l’esperienza di infusioni ripetute di levosimendan in pazienti con scompenso cardiaco avanzato afferenti alla UOC di Cardiologia con emodinamica ed UTIC del presidio ospedaliero “Villa Sofia” di Palermo

Materiali e metodi

Sono stati raccolti i dati relativi a pazienti con scompenso cardiaco avanzato (NYHA III-IV) a funzione sistolica ridotta, sottoposti ad infusioni ripetute di levosimendan presso la UOC di Cardiologia del PO “Villa Sofia” di Palermo. Sono stati presi in esame come indicatori di outcome la riduzione della classe NYHA, peso corporeo, valori di Nt-pBNP.

Risultati

Nel periodo compreso tra Luglio 2021 e Dicembre 2022 sono state effettuate 15 somministrazioni di levosimendan in regime di Day Hospital terapeutico (infusione per 24 ore) in 5 pazienti con scompenso cardiaco avanzato. Nella popolazione analizzata, al momento dell’ammissione sono stati registrati i seguenti parametri medi: cl. NYHA 3.2, dose furosemide 390mg, Nt-pBNP 10710pg/ml, peso corporeo 72.8Kg, GFR (MRDR) 44ml/min. Alla dimissione: cl. NYHA 2.1, Nt-pBNP 9225pg/ml, peso corporeo 70.7Kg. Al follow-up un paziente è deceduto per morte cardiaca improvvisa, un paziente ha rifiutato di proseguire il trattamento, i restanti tre pazienti proseguono le infusioni periodiche.

Conclusioni

Nella esperienza del nostro centro, l’infusione ripetuta di levosimendan in pazienti con scompenso cardiaco avanzato ha determinato un miglioramento degli indici clinici e strumentali di congestione. I pazienti trattati hanno riferito un miglioramento soggettivo dei sintomi e della qualità della vita, anche in conseguenza della riduzione delle ospedalizzazioni per scompenso cardiaco. Sebbene i dati siano esigui, possono essere considerati rappresentativi di un’esperienza pilota di modalità integrata di assistenza di pazienti con scompenso cardiaco avanzato, in cui la sinergia tra il reparto di Cardiologia, uno stretto follow-up presso l’ambulatorio dello scompenso cardiaco sono fondamentali per un buon outcome di pazienti con elevata complessità/fragilità.