Viene descritto il caso di un pz. di 78 anni, obeso, affetto da diabete tipo II ed ipertensione arteriosa che da un anno lamenta lieve dispnea da sforzo.In data 18 febbraio 2021 viene in visita nell'ambulatorio di cardiologia del nostro ospedale per un improvviso peggioramento della dispnea avvenuto nelle 2 settimane precedenti.All’ecg: ritmo sinusale 80’, onda T negativa da V1 a V4,BiBDX.Viene inviato in PS per ulteriori accertamenti.Qui esegue: D-dimero 1761(vn <250 ng/ml), NT pro-BNP 9312(vn<93 ng/l), troponina 21(vn <14 ng/ml) ; angio-TC polmonare che dimostra difetti di riempimento riferibili a tromboemboli polmonari bilaterali sia lobari che segmentari e subsegmentari.L’ecocardiogramma rileva: dilatazione del VD con rapporto VD/VS 1.3, ipocinesia del VDX, TAPSE=15 mm; PAPs stimata=90 mmHg,AcT del tratto di efflusso del VD= 55 msec, con presenza di notch mesosistolico sul profilo del flusso polmonare. Viene posta diagnosi di EP a rischio intermedio alto e, secondo il PDTA locale, ottenuto il consenso informato scritto, il pz è sottoposto a trattamento con trombectomia percutanea con trombolisi loco-regionale(rtPA 24 mg in 12ore) adiuvata dagli ultrasuoni(USAT).Al controllo ecocardiografico a 48 h, il rapporto VD/VS risulta lievemente ridotto(1.1) e così pure la PAPs stimata (60 mmHg).Esegue scintigrafia polmonare perfusoria con riscontro di aree di ipoperfusione polmonare diffuse.E’ dimesso il 28 febbraio 2021 in terapia con Dabigatran 150 mg x 2.A 3 mesi esegue visita cardiologica di controllo.Il pz. è in classe NYHA II; all’ecocardiogramma si evidenzia: ipocinesia del VD,TAPSE 15 mm, PAPs stimata 76 mmHg.Nel sospetto di una CTEPH è inviato, per una valutazione, in un centro HUB (Pavia).Qui gli esami effettuati confermano la diagnosi di CTEPH ed in data 29 settembre 2021 il pz viene sottoposto ad intervento di endoarterectomia polmonare bilaterale. Conclusione :il caso descritto riguarda un pz. con un episodio di EP acuta su una preesistente ipertensione polmonare tromboembolica misconosciuta, che si giova parzialmente della trombectomia percutanea. I casi di CTEPH non sono frequenti, vanno però riconosciuti ed inviati, per una valutazione approfondita, in un centro esperto, in modo da avviare il percorso diagnostico terapeutico adeguato, come nel caso riportato.