Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

P280

USO DELLA TROMBOLISI SISTEMICA NEI PAZIENTI CON EMBOLIA POLMONARE ACUTA EMODINAMICAMENTE INSTABILI CON E SENZA ARRESTO CARDIACO: DATI DAL REGISTRO IPER.

M. Zuin, C. Bilato, A. Bongarzoni, P. Zonzin, F. Casazza, L. Roncon
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA, DIPARTIMENTO DI CARDIOLOGIA, OSPEDALI DELL'OVEST VICENTINO, DIPARTIMENTO DI CARDIOLOGIA, OSPEDALE S. CARLO, DIPARTIMENTO DI CARDIOLOGIA, OSPEDALE CIVILE DI ROVIGO, DIPARTIMENTO DI CARDIOLOGIA, OSPEDALE S. CARLO, DIPARTIMENTO DI CARDIOLOGIA, OSPEDALE CIVILE DI ROVIGO

Premessa: Nei pazienti emodinamicamente instabili con embolia polmonare (EP) acuta la trombolisi sistemica (TS) rimane il trattamento di scelta. Tuttavia, essa risulta spesso poco utilizzata nella pratica clinica. Scopo dello studio è quello di valutare l’utilizzo della TS nei pazienti emodinamicamente instabili con EP acuta con e senza arresto cardiaco acuto nella popolazione italiana attraverso il registro IPER. Materiali e Metodi: IPER è un registro multicentrico, nazionale, prospettico, web-based, basato su 47 Ospedali Italiani. La popolazione è stata suddivisa in pazienti con (ACC) e senza (No ACC) arresto cardio-circolatorio all’ingresso. Risultati: Su 1716 pazienti arruolati tra Settembre 2006 ed Agosto 2010, 201 (11.7%) [età media 74±14 anni 127 femmine] erano ad alto rischio (emodinamicamente instabili). Di questi 59 (29.4%, età media 76.4±13.3 anni, 40 femmine) erano ACC e 142 (70.6, età media 73.5±13.7 anni, 87 femmine) erano No ACC. Nessuna differenza era presente tra i due gruppi rispetto ai fattori di rischio di tromboembolismo venoso, quali immobilizzazione da più di tre giorni, traumi, interventi chirurgici nelle 4 settimane precedenti, pregresso tromboembolismo venoso, storia di scompenso cardiaco, cancro e cardiopatia ischemica. La mortalità per tutte le cause (62.7% vs 19.0, p<0.001) e per EP acuta (55.9% vs 9.9%, p<0.001) era maggiore nei pazienti con ACC all’ingresso. La trombolisi è stata somministrata in 82 (40.7%) dei pazienti emodinamicamente instabili e più frequentemente nei pazienti con ACC (55.9% VSA 34.5%, p=0.005) (Figura 1, pannello A). La frequenza di somministrazione della trombolisi sistemica tendeva ad aumentare con l’età nel gruppo No ACC per subire poi una deflessione nei pazienti ultraottuagenari (Figura 1, pannello B). Complicanze emorragiche maggiori a seguito del trattamento ripercussivo sono state osservate in 8 pazienti (3.9%); tra queste, l’emorragia intracranica è stata osservata nel 2.4% dei casi. Conclusione: Nonostante la trombolisi sistemica rimanga il trattamento di prima linea nei pazienti con EP acuta emodinamicamente instabili e sia in grado di migliorare la mortalità e morbilità di tali pazienti, continua ad essere sottilizzata nella pratica clinica quotidiana, spesso per paura di complicanze emorragiche maggiori.