Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

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UN RISCONTRO INFAUSTO DI PATTERN DI BRUGADA: DALLA FIBRILLAZIONE ATRIALE PAROSSISTICA ALL'INSUFFICIENZA TRICUSPIDALE SEVERA

F. Di Nicola, L. Barile, M. Bertelli, D. Bertolini
POLICLINICO SANT'ORSOLA-MALPIGHI, POLICLINICO SANT'ORSOLA-MALPIGHI, POLICLINICO SANT'ORSOLA-MALPIGHI, POLICLINICO SANT'ORSOLA-MALPIGHI

Uomo di 49 anni, senza familiarità per morte cardiaca improvvisa, nel 2010 per un primo episodio di fibrillazione atriale parossistica eseguiva un tentativo inefficace di controllo del ritmo con propafenone, seguito da efficace cardioversione elettrica esterna. Nel 2013 nuovo episodio sottoposto a cardioversione farmacologica efficace con flecainide e contestuale riscontro all’elettrocardiogramma di pattern di Brugada tipo I intermittente. Eseguito a completamento test farmacologico con ajmalina, con conferma di inducibilità di pattern di Brugada tipo 1, non veniva posta indicazione a impianto di defibrillatore, data l’asintomaticità e l’anamnesi familiare negativa per morte improvvisa. Nel 2015 il paziente eseguiva Studio Elettrofisiologico, positivo per induzione di fibrillazione, alla luce del quale veniva impiantato ICD. Negli anni successivi regolari controlli del dispositivo, in assenza di attivazioni. Nel 2021 al controllo annuale si riscontrava rottura degli elettrocateteri, per cui si procedeva a estrazione completa e reimpianto. Pochi giorni dopo il paziente accedeva al Pronto Soccorso per dolore toracico e dispnea ingravescente, segni di iniziale scompenso cardiaco destro e aumento degli indici di flogosi. In considerazione della storia anamnestica si sospettava la presenza di endocardite infettiva, per cui il paziente veniva ricoverato nel reparto di Cardiologia. L’ecocardiogramma mostrava insufficienza tricuspidale severa da flail completo del lembo settale e rottura di corda tendinea di primo ordine, verosimilmente iatrogena e conseguente l’estrazione degli elettrocateteri. Veniva eseguita PET con FDG che escludeva la presenza di endocardite infettiva e si poneva indicazione a correzione chirurgica della valvulopatia ed espianto definitivo di ICD. L’intervento è consistito in plastica della valvola tricuspide, impianto di elettrodi bipolari epicardici definitivi, isolamento delle vene polmonari per ablazione della fibrillazione atriale e rimozione dell’ICD. La sindrome di Brugada, a partire dal consensus del 2013, può essere diagnosticata anche in pazienti che presentino unicamente il pattern di tipo 1, spontaneo o farmaco indotto, in assenza di aritmie maligne o anamnesi positiva per morte improvvisa. Ciò porta come conseguenza un aumento del numero di pazienti che subiscono procedure e interventi invasivi a fronte di un basso rischio aritmico, risultando invece suscettibili alle complicanze che tali procedure possono fatalmente portare.