Premessa: L'embolia polmonare acuta (EP) è stata riconosciuta come una frequente complicanza dell'infezione durante l'infezione da SARS-COv-2 in grado di infleunzare il decorso clinico nonchè la prgnosi di questi pazienti.
Obiettivi: Abbiamo eseguito una revisione sistematica della lettereatura ed una meta-analisi per valutare il rischio di mortalità nei pazienti italiani COVID-19 complicati da EP acuta.
Metodi: Lo studio è stato condotto in conformità con le linee guida PRISMA (Preferred Report Items for Systematic Reviews and Meta-analyses). I database PubMed-MEDLINE e Scopus sono stati interrogati sistematicamente per individuare gli articoli, pubblicati in lingua inglese, arruolanti coorti italiane fino al 20 ottobre 2021. I dati sul rischio di mortalità sono stati raggruppati utilizzando i modelli a effetti casuali Mantel-Haenszel con odds ratio ( OR) come misura dell'effetto con intervallo di confidenza (CI) al 95%. L'eterogeneità tra gli studi è stata valutata utilizzando la statistica di Higgins e Thomson I2.
Risultati: Otto studi che complessiavemnte hanno arruolato 1.681 pazienti (età media 64,9 anni, 1.125 maschi) soddisfavano i criteri di inclusione e sono quindi stati prese in considerazione per l'analisi. Un modello a effetti casuali ha mostrato che l'EP acuta era presente nel 3,1% (IC 95%: 1,7-5,5%, I2: 80,7%) dei pazienti italiani con COVID-19. Inoltre, questi soggetti presentavano un rischio di mortalità più elevato rispetto a quelli senza EP (OR: 1,76, IC 95%: 1,26-2,47, p=0,001, I2=0%) (Figura). L'analisi di sensibilità ha confermato i risultati ottenuti.
Conclusioni: Nei pazienti italiani con COVID-19, l'EP acuta era presente in un paziente su quattro ed era significativamente associata ad un rischio di mortalità più elevato nel breve termine. La diagnosi precoce dell'EP acuta in questi pazienti rimane fondamentale per identificare tempestivamente le popolazioni vulnerabili che richiedono priorità nel trattamento e nella prevenzione, nonchè di un attento monitoraggio.
