Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

P278

QUANDO HARRY INCONTRA SALLY. DESCRIZIONE DI PAZIENTI ANZIANI CON EMBOLIA POLMONARE CHE GIUNGONO IN PRONTO SOCCORSO. L'ESPERIENZA REAL LIFE DI 5 ANNI IN PRONTO SOCCORSO.

G. Savioli, I. F. Ceresa, L. Preda, F. Manzoni, P. Maggioni, F. Fumoso, F. Lapia, M. Brattoli, M. A. Bressan
EMERGENCY DEPARTMENT, IRCCS POLICLINICO SAN MATTEO, PAVIA, ITALY, EMERGENCY DEPARTMENT, IRCCS POLICLINICO SAN MATTEO, PAVIA, ITALY, UNIVERSITY OF PAVIA, ITALY, NEURO RADIODIAGNOSTIC, IRCCS POLICLINICO SAN MATTEO, PAVIA, ITALY, DIREZIONE MEDICA DI PRESIDIO IRCCS POLICLINICO SAN MATTEO, PAVIA, ITALY, INTERNAL MEDICINE DEPARTMENT, IRCCS POLICLINICO SAN MATTEO, PAVIA, ITALY, INTERNAL MEDICINE DEPARTMENT, IRCCS POLICLINICO SAN MATTEO, PAVIA, ITALY, INTERNAL MEDICINE DEPARTMENT, IRCCS POLICLINICO SAN MATTEO, PAVIA, ITALY, DEPARTMENT OF DRUG SCIENCE, UNIVERSITY OF PAVIA, ITALY

Premesse: L’embolia polmonare rappresenta una delle maggiori cause di mortalità legata ad eventi cardiovascolari. La gamma di sintomi è estremamente ampia e l’identificazione difficoltosa. I pazienti che si presentano sono quindi una popolazione diversificata.

Scopo: Descrivere la popolazione che si rivolge al Pronto Soccorso in cui si diagnostica un'embolia polmonare acuta.

Metodi: studio osservazionale retrospettivo monocentrico, su tutti i pazienti geriatrici (>75 anni) entrati in PS, dov’è stata diagnosticata una EP acuta. Il reclutamento è iniziato nel 2016 e finito nel 2019. Abbiamo analizzato le modalità di presentazione, i codici di priorità per la visita medica, il codice di uscita, la necessità di ricovero. Abbiamo raccolto dati da anamnesi, esame obiettivo, test di laboratorio, imaging, outcome e score di gravità.

Risultati: Abbiamo arruolato 247 pazienti, tutti necessitanti ricovero. Il 44% è giunto per dispnea, il 17% per dolore toracico, il 16% per segni di TVP, l’8% per sincope. Il 5% presentava solo sintomi atipici (vertigini, malessere generale, febbricola, sintomi neurologici…). Il 45% ha avuto una concomitante trombosi venosa profonda. Il 50% ha mostrato alterazioni del tracciato ECG, il 49% alterazioni dello shock index.

Tra i soggetti sottoposti ad emogasanalisi l’11% ha mostrato alterazioni del pH, il 16% della pCO2, l’8% della pO2, il 5% dell’eccesso di basi, il 2% dei lattati. Il 34% presentava un’embolia polmonare massiva, nel 32% erano presenti segni di danni d’organo. In particolare, il 21% mostrava dilatazione dell’arteria polmonare, il 16% infarto polmonare e nel 19% dilatazione del ventricolo destro. Nel 40% dei casi vi era un aumento degli enzimi miocardiospecifici.

Il 41% è stato considerato (in accordo con le linee guida Europee) ad alto rischio di mortalità a lungo termine, il 41% a rischio intermedio e il 18% a basso rischio. L’1,4% è stato sotoposto a trombolisi, il 2,4% ha richiesto intubazione. Il 2,8% necessitava di una sala operatoria per trombolisi meccanica; l’8% dei casi ha necessitato ricovero in reparto intensivo durante l’ospedalizzazione. La mortalità intraospedaliera è stata del 7,7%. Il 5% ha manifestato sanguinamento durante il ricovero in seguito a terapia anticoagulante.

Conclusioni: La popolazione che arriva in PS per embolia polmonare presenta quadri sintomatologici estremamente vari, e complessivamente un grado elevato di rischio clinico e di complessità assistenziale e terapeutica