Introduzione: L’uso della terapia di modulazione neuro-umorale (NHM) nell'insufficienza cardiaca cronica con frazione di eiezione lievemente ridotta (HFmrEF) e conservata (HFpEF) rimane oggetto di controversia. Abbiamo valutato l’associazione tra l’intensità della modulazione neuro-umorale (NHM) (inibitori del sistema renina-angiotensina, betabloccanti, antagonisti del recettore dei mineralcorticoidi) e l’outcome in base al fenotipo e ai gruppi di età.
Metodi: Tra il 1999 e il 2018 abbiamo reclutato in un registro cardiologico nazionale 4707 pazienti (HFmrEF n=2298, HFpEF n=2409) raggruppati in 3 gruppi di età: <65, 65-79 e 80+ anni. Abbiamo analizzato le caratteristiche cliniche e un outcome composito di mortalità per tutte le cause a 1 anno e ricovero per patologia cardiovascolare in base all’intensità della terapia NHM (nessuna/singola vs doppia vs tripla).
Risultati: I tassi di prescrizione di nessuna/singola o di tripla NHM erano del 25,1% e del 26,7% per HFmrEF, del 36,5% e 17,9% per i pazienti con HFpEF, rispettivamente. L'età avanzata è stata associata a una prescrizione più elevata di nessuna/singola NHM in HFmrEF (p trend=0,001); il contrario si è osservato per HFpEF (p trend = 0,005). La tripla NHM è aumentata nel tempo in entrambi i fenotipi (tutti p per trend <0,0001). Rispetto a nessuna/singola NHM, la tripla NHM, ma non la doppia, si è associata ad outcome migliori sia in HFmrEF (HR 0,700, 95%CI 0,505-0,969, p aggiustata solo per età=0,041, p fully adjusted=0,032) che in HFpEF (HR 0,700, 95%CI 0,499-0,983, p aggiustata solo per età=0,18, p fully adjusted=0,039; Figura), senza interazione tra NHM e gruppi di età (p=0,58, p=0,80, rispettivamente).
Conclusioni: In ambito cardiologico, tra pazienti ambulatoriali con scompenso cardiaco con EF>40%, la tripla terapia NHM è aumentata nel tempo e si è associata a un migliore outcome per il paziente.