Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

P274

INDOVINA CHI VIENE IN RIANIMAZIONE? ANALISI DEL PAZIENTE ANZIANO CON EMBOLIA CHE NECESSITA DI RICOVERO IN TERAPIA INTENSIVA: VITA REALE AL PRONTO SOCCORSO.

G. Savioli, I. F. Ceresa, A. Muzzi, F. Manzoni, F. Fumoso, F. Lapia, M. Brattoli, M. A. Bressan
EMERGENCY DEPARTMENT, IRCCS POLICLINICO SAN MATTEO, PAVIA, ITALY, EMERGENCY DEPARTMENT, IRCCS POLICLINICO SAN MATTEO, PAVIA, ITALY, PHD UNIVERSITY OF PAVIA, ITALY, NEURO RADIODIAGNOSTIC, IRCCS POLICLINICO SAN MATTEO, PAVIA, ITALY, INTERNAL MEDICINE DEPARTMENT, IRCCS POLICLINICO SAN MATTEO, PAVIA, ITALY, INTERNAL MEDICINE DEPARTMENT, IRCCS POLICLINICO SAN MATTEO, PAVIA, ITALY, INTERNAL MEDICINE DEPARTMENT, IRCCS POLICLINICO SAN MATTEO, PAVIA, ITALY, DEPARTMENT OF DRUG SCIENCE, UNIVERSITY OF PAVIA, ITALY

Premessa: L’embolia polmonare è una malattia ancora caratterizzata da un’elevata mortalità e che può richiedere il ricovero in terapia intensiva.

Scopo: Valutare quali parametri, nella vita reale di un Pronto Soccorso, sono correlati alla necessità e alla durata del ricovero in terapia intensiva.

Metodi: studio osservazionale retrospettivo monocentrico, su pazienti geriatrici (> 75 anni) che accedono al nostro PS, in cui è stata diagnosticata un’embolia polmonare acuta. L’arruolamento è iniziato nel 2016 e concluso nel 2019. Abbiamo raccolto dati da anamnesi, esame obiettivo, test di laboratorio, imaging ed outcome.

Risultati: Sono stati arruolati 247 pazienti, con un’età media di 83 anni e prevalenza femminile (F = 63%). Di questi 12 hanno necessitato ricovero in terapia intensiva dal Pronto Soccorso. Per quanto riguarda la necessità di ricovero in rianimazione non c'è correlazione con l’età ed i parametri vitali (pressione arteriosa, frequenza respiratoria, frequenza cardiaca), nonché gli indici di shock derivati (p > 0,05). Solo i valori della pressione arteriosa sistolica mostrano un trend che però non raggiunge la significatività (p = 0,06). Tra i parametri dell’emogasanalisi, solo una bassa pCO2 ha una leggera correlazione (p < 0,05). Tra i test ematochimici i valori del D-Dimero (p <0,01) e della creatinina (p <0,05) mostrano una correlazione significativa.

Per quanto riguarda la durata della degenza in rianimazione, l’età, i parametri vitali (pressione arteriosa, frequenza respiratoria, frequenza cardiaca) e gli indici derivati di shock non mostrano alcuna correlazione (rho∼0; p> 0.05), così come la presenza di embolia polmonare massiva (p > 0,5) . Una debole correlazione è invece presente con valori elevati di D-Dimero (rho∼0.25; p <0.005), creatinina (rho∼0.33; p <0.0005). La presenza di danno d’organo correla in maniera statisticamente significativa (p < 0,0005). Eccellente correlazione è mostrata dall’incide sPESI (p <0,0001). Presente inoltre una discreta correlazione con le alterazioni del pH (rho∼0.61; p <0.0001). Correlazione per i parametri dell'emogasanalisi presi in considerazione (pH; pO2; pCO2; lattati).

Conclusioni: Lo studio suggerisce una ridotta significatività dei parametri vitali, e degli indici da essi derivati, per la necessità e durata di ricovero in rianimazione; che risulta invece correlata alla presenza di danno d’organo, a bassi valori di pCO2, ad elevati valori di D-Dimero e della creatinina.Premessa: L’embolia polmonare è una malattia ancora caratterizzata da un’elevata mortalità e che può richiedere il ricovero in terapia intensiva.

Scopo: Valutare quali parametri, nella vita reale di un Pronto Soccorso, sono correlati alla necessità e alla durata del ricovero in terapia intensiva.

Metodi: studio osservazionale retrospettivo monocentrico, su pazienti geriatrici (> 75 anni) che accedono al nostro PS, in cui è stata diagnosticata un’embolia polmonare acuta. L’arruolamento è iniziato nel 2016 e concluso nel 2019. Abbiamo raccolto dati da anamnesi, esame obiettivo, test di laboratorio, imaging ed outcome.

Risultati: Sono stati arruolati 247 pazienti, con un’età media di 83 anni e prevalenza femminile (F = 63%). Di questi 12 hanno necessitato ricovero in terapia intensiva dal Pronto Soccorso. Per quanto riguarda la necessità di ricovero in rianimazione non c'è correlazione con l’età ed i parametri vitali (pressione arteriosa, frequenza respiratoria, frequenza cardiaca), nonché gli indici di shock derivati (p > 0,05). Solo i valori della pressione arteriosa sistolica mostrano un trend che però non raggiunge la significatività (p = 0,06). Tra i parametri dell’emogasanalisi, solo una bassa pCO2 ha una leggera correlazione (p < 0,05). Tra i test ematochimici i valori del D-Dimero (p <0,01) e della creatinina (p <0,05) mostrano una correlazione significativa.

Per quanto riguarda la durata della degenza in rianimazione, l’età, i parametri vitali (pressione arteriosa, frequenza respiratoria, frequenza cardiaca) e gli indici derivati di shock non mostrano alcuna correlazione (rho∼0; p> 0.05), così come la presenza di embolia polmonare massiva (p > 0,5) . Una debole correlazione è invece presente con valori elevati di D-Dimero (rho∼0.25; p <0.005), creatinina (rho∼0.33; p <0.0005). La presenza di danno d’organo correla in maniera statisticamente significativa (p < 0,0005). Eccellente correlazione è mostrata dall’incide sPESI (p <0,0001). Presente inoltre una discreta correlazione con le alterazioni del pH (rho∼0.61; p <0.0001). Correlazione per i parametri dell'emogasanalisi presi in considerazione (pH; pO2; pCO2; lattati).

Conclusioni: Lo studio suggerisce una ridotta significatività dei parametri vitali, e degli indici da essi derivati, per la necessità e durata di ricovero in rianimazione; che risulta invece correlata alla presenza di danno d’organo, a bassi valori di pCO2, ad elevati valori di D-Dimero e della creatinina.