Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

L’importanza dell’imaging integrato nella difficile diagnosi differenziale di una massa intracardiaca sinistra in giovane adulto

Guasti Serena Milano (Mi) – Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda | Musca Francesco Milano (Mi) – Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda | Bonelli Andrea Milano (Mi) – Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda | De Sanctis Giorgio Maria Milano (Mi) – Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda | Intravaia Rita Cristina Myriam Milano (Mi) – Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda | Casadei Francesca Milano (Mi) – Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda | Occhi Lucia Milano (Mi) – Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda | Spano’ Francesca Maria Milano (Mi) – Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda | Belli Oriana Elena Milano (Mi) – Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda | De Chiara Benedetta Carla Milano (Mi) – Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda | Santambrogio Gloria Maria Milano (Mi) – Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda | Pedrotti Patrizia Milano (Mi) – Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda | Quattrocchi Giuseppina Milano (Mi) – Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda | Giannattasio Cristina Milano (Mi) – Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda | Moreo Antonella Milano (Mi) – Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda

Il paziente è un uomo di 34 aa che giunge in pronto soccorso per una emottisi di lieve entità, astenia, febbricola, sudorazione notturna e calo ponderale. All’auscultazione cardiaca viene rilevato un soffio diastolico all’apice cardiaco per cui vengono eseguiti l’ecocardiogramma transtoracico e transesofageo che mostrano un ispessimento isoecogeno che ingloba il lembo posteriore, cranialmente coinvolge il setto interatriale e la parete laterale fino all’imbocco dell’auricola sinistra e inferiormente coinvolge l’apparato sottovalvolare con diffuso ispessimento e fusione cordale. Funzionalmente si configura un quadro di stenosi mitralica moderata con un gradiente medio di 10 mmHg e un’area valvolare di 1.1 cm2 e un’insufficienza di grado lieve-moderato con jet eccentrico diretto anteriormente. A questo punto si pone la necessità di fare la diagnosi differenziale considerando come possibili eziologie la vegetazione endocarditica infettiva, la trombosi, le neoplasie primitive e secondarie, la vegetazione asettica e la valvulite infiammatoria o reumatica. Iniziamo quindi il nostro work-up diagnostico eseguendo una scintigrafia con leucociti marcati, che non mostra la presenza di aree di ipercaptazione riferibili a endocardite infettiva, e una PET che mostra, oltre all’aumentata captazione a livello cardiaco, un’area di maggior concentrazione del tracciante metabolico in sede gastrica (tra corpo e fondo). Vista la conferma di tessuto metabolicamente attivo, il paziente esegue risonanza magnetica cardiaca con MdC che ha confermato la presenza di tessuto patologico con disomogeneo enhancement tardivo post-contrasto. Dopo discussione collegiale, per l’elevato rischio di biopsia della lesione mitralica che risultava scarsamente scindibile dalle strutture cardiache, data l’altra localizzazione di malattia a livello gastrico, viene deciso di eseguire una EGDS con rilievo di una lesione ulcerata sul fondo gastrico che viene sottoposta a biopsia e tipizzazione istologica. Si arriva quindi alla diagnosi di “sarcoma pleomorfo indifferenziato”. Il sarcoma è l’istotipo più frequente tra i tumori cardiaci maligni primitivi. La clinica si caratterizza per sintomi costituzionali, ostruzione tratto afflusso o deflusso valvolare, tromboembolismo e aritmie. Ha una prognosi infausta: 6-12 mesi dalla diagnosi. In conclusione, ribadiamo l’importanza dell’imaging integrato per arrivare alla diagnosi finale, ogni metodica con uno specifico obiettivo.