Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

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LA TROMBECTOMIA POLMONARE CON CATETERE PER IL TRATTAMENTO DELL'EMBOLIA POLMONARE ACUTA: UN PROTOCOLLO LOCALE

A. Bongarzoni, M. Femia, F. I. Cortellaro, M. A. Peigottu, G. Mirarchi, M. Tramarin, G. Tassinario, M. Garagiola, L. Allievi
CARDIOLOGIA ASST SANTI PAOLO E CARLO PRESIDIO SAN CARLO, RADIOLOGIA INTERVENTISTICA ASST SANTI PAOLO E CARLO PRESIDIO SAN CARLO, MEDICINA D'URGENZA ASST SANTI PAOLO E CARLO PRESIDIO SAN CARLO, MEDICINA D'URGENZA ASST SANTI PAOLO E CARLO PRESIDIO SAN CARLO, MEDICINA D'URGENZA ASST SANTI PAOLO E CARLO PRESIDIO SAN CARLO, RADIOLOGIA INTERVENTISTICA ASST SANTI PAOLO E CARLO PRESIDIO SAN CARLO, CARDIOLOGIA ASST SANTI PAOLO E CARLO PRESIDIO SAN CARLO, CARDIOLOGIA ASST SANTI PAOLO E CARLO PRESIDIO SAN CARLIO, CARDIOLOGIA IRCCS POLICLINICO MILANO

Nel febbraio 2021,nel nostro Ospedale,è stato approvato un PDTA sull’Embolia Polmonare(EP)comprensivo di un capitolo in cui viene descritto un protocollo per il trattamento con trombectomia con catetere(TC)dei pz.con EP a rischio alto ed intermedio alto.Il Protocollo ha tenuto conto delle raccomandazioni delle LG ESC 2019 sull’EP,ed è stato prodotto allo scopo di descrivere un percorso per migliorare il trattamento dei pz.con EP.In esso è stata prevista:a)la trombectomia con aspirazione nei pazienti ad alto rischio,senza miglioramento emodinamico dopo la somministrazione di terapia trombolitica(TT)sistemica o con assoluta controindicazione alla stessa,;b)la trombectomia con trombolisi loco-regionale adiuvata da ultrasuoni(USAT))nei pz a rischio intermedio alto.Risultati:dal febbraio 2020 al settembre 2021 sono stati trattati 20 pz.Il 55% sono stati uomini,con un'età media di 73±13 aa;tutti i pz.hanno soddisfatto i criteri di inclusione nel protocollo ed hanno sottoscritto un consenso.2 pz. ad alto rischio sono stati trattati con tromboaspirazione:uno per controindicazione assoluta alla TT(recente emorragia cerebrale spontanea),l’altro per episodio sincopale con trauma cranico.18 pz(92%)a rischio intermedio alto sono stati trattati con USAT.Nel 90% dei pz.sono stati utilizzati 2 cateteri;nel 72% la dose di rt-PA somministrata è stata di 24 mg.Il valore medio di NT-proBNP è stato 2.896 ng/l(vn m< 93,f<144).Durante il ricovero si è avuta una sola complicanza emorragica maggiore nel gruppo a rischio intermedio alto(macroematuria).Il rapporto VD/VS medio è stato:in basale=1,48 (±0,14) e a 48 ore =0,85(±0,14)con una riduzione del 43%.I 2 pazienti  ad alto rischio sono deceduti:uno ad 1 mese dalla procedura,per i postumi dell’emorragia cerebrale,l’altro dopo 10 giorni per complicanze respiratorie.Il FU medio,su 17 pz, è stato di 228 giorni(±193);durante il FU si è avuta una recidiva di EP(6%) dopo la sospensione della terapia anticoagulante;non si sono avute complicanze emorragiche,La disfunzione del VD è persistita in un paziente(6%)affetto da CTEPH e successivamente sottoposto ad intervento di endoarterectomia polmonare.Conclusione:il PDTA ed il lavoro di squadra hanno consentito di migliorare il processo decisionale terapeutico dei pazienti con EP a rischio alto e intermedio alto, nonostante le difficoltà dovute alla pandemia di SARS-CoV-2.La nostra  esperienza  è risultata essere  in linea con quanto pubblicato sull'efficacia e la sicurezza della TC.