Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

P269

TROMBOLISI LOCOREGIONALE A BASSA DOSE ED ULTRASUONI NELL'EMBOLIA POLMONARE ACUTA: HANNO UNO SPAZIO?

N. Camassa, M. Liguori, M. Pansini, R. Troccoli, D. M. Carretta, A. Dachille, F. Giardinelli, N. Signore, C. D'Agostino
CARDIOLOGIA OSPEDALIERA POLICLINICO DI BARI, CARDIOLOGIA OSPEDALIERA POLICLINICO DI BARI, CARDIOLOGIA OSPEDALIERA POLICLINICO DI BARI, CARDIOLOGIA OSPEDALIERA POLICLINICO DI BARI, CARDIOLOGIA OSPEDALIERA POLICLINICO DI BARI, CARDIOLOGIA OSPEDALIERA POLICLINICO DI BARI, CARDIOLOGIA OSPEDALIERA POLICLINICO DI BARI, CARDIOLOGIA OSPEDALIERA POLICLINICO DI BARI, DIRETTORE U.O.C. CARDIOLOGIA OSPEDALIERA POLICLINICO DI BARI

L’Embolia Polmonare Acuta (EPA) ha un’incidenza annua di 48 su 100000 ed una mortalità del 10% a poche ore dall’esordio dei sintomi. La trombolisi per via sistemica mediante regime accelerato di infusione di rtPA è ad oggi la terapia d’elezione nell’emergenza, pur noto il suo carico di controindicazioni. Un’alternativa terapeutica è il posizionamento, tramite accesso venoso femorale percutaneo di cateteri in arteria polmonare (AP), al fine di realizzare una trombolisi locoregionale (basata su di una mappa della distribuzione del trombo osservata alla TC, somministrando una dose minore di rTPA per un tempo limitato in aggiunta all’emissione di ultrasuoni in grado di rompere le maglie del trombo. I risultati del registro KNOCOUT PE rassicurano sulla frequenza di emorragia intracranica fatale (ICH 2,5%), rispetto alla dose piena di rTPA. Da Febbraio 2021 abbiamo trattato 7 pz con EP, tutti con elevati valori di troponina, D-dimeri e NTproBNP e con riscontro in Angio-TC di difetti di opacizzazione a carico di AP e di sue segmentazioni compatibili con diagnosi di EPA massiva o sub-massiva con comorbiltà a volte complesse (PESI compreso tra II e V e sPESI tra Low e High).  All’ingresso in UTIC tutti i pz erano con PA < 100mmHg per > 15’, FR > 20atti/min, SpO2 < 90% in AA e FC >100 bpm. In ECO tutti i pz con compromissione di VD (VD/VS ratio >1 e TAPSE <15mm. Tutti i pz in UFH, 1 pz in fondaparinux per piastrinopenia. In un tempo compreso tra 4h e 8gg dall’inizio dei sintomi sono stati sottoposti a posizionamento di 1 o 2 cateteri in AP dx e/o sx di 106 cm e 135 cm con zona di interesse tra 18/32 cm. Quando possibile si sono valutati i parametri emodinamici principali: PAPm, portata cardiaca e stroke volume a caratterizzare il deterioramento emodinamico associato. Sono stati somministrati 12mg di rtPA per catetere in 12 ore. In 3 pazienti è stato eseguito un controllo ECO a 6 ore. In tutti a 24 ore sono stati rilevati i parametri vitali e di laboratorio ed in un paziente è stato ripetuto il cateterismo cardiaco destro. In nessun paziente il trattamento è stato sospeso anticipatamente né sono state registrate ICH o emorragie minori. Basse dosi di rtPA hanno permesso l’utilizzo della tecnica in pazienti con severe comorbilità al limite dell’utilizzo della trombolisi, in presenza di marcata sofferenza VD e severa instabilità emodinamica. Trials sono in corso per abbreviare i tempi e dunque ridurre la dose di rTPA con pari efficacia sul decorso clinico dell’EP acuta.