Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

Efficacia e sicurezza del defibrillatore indossabile LifeVest® in pazienti con cardiopatia ipocinetico dilatativa ischemica e non ischemica di nuovo riscontro: esperienza del nostro centro

Della Volpe Ferdinando Firenze (Firenze ) – Aoucareggi | Giulia Cantini Pistoia (Pt) – Ospedale San Jacopo | Biagini Francesco Pistoia (Pt) – Ospedale San Jacopo | Mariani Tiziano Pistoia (Pt) – Ospedale San Jacopo

Introduzione

lI defibrillatore indossabile (WCD) è indicato nei pazienti a rischio di morte cardiaca improvvisa che non hanno nel breve termine indicazione ad impianto di un dispositivo definitivo. L’efficacia nel riconoscimento e trattamento di tachiaritmie ventricolari è stata dimostrata nel contesto della cardiopatia ischemica post infartuale, mentre scarse evidenze sono attualmente disponibili in altri contesti clinici. L’obiettivo dello studio è stato di valutare efficacia e sicurezza del WCD in una popolazione non selezionata di pazienti con frazione di eiezione (FE) <35% e infarto miocardico (IMA) o cardiomiopatia dilatativa non ischemica (CMDNI) di nuovo riscontro in attesa di ottimizzazione della terapia medica.

Metodi

Tutti i pazienti con FE <35% ricoverati presso il nostro reparto dal 2017 al 2022 dopo IMA o con CMDNI di nuovo riscontro e dimessi con WCD (LifeVest® Zoll) sono stati arruolati nell’ambito di un registro prospettico. L’indicazione è stata considerata nei pazienti con aritmie ventricolari non sostenute durante il ricovero. Per ogni soggetto sono stati raccolti dati clinici e anamnestici; il follow-up è stato condotto fino al termine del monitoraggio con il dispositivo, registrando eventuali eventi e terapie erogate.

Risultati

Dei 22 soggetti arruolati, 19 (86%) erano di sesso maschile. L’età media era di 57±10 anni. 15 pazienti presentavano una CMDNI di nuovo riscontro (68.2%) e 7 erano stati dimessi dopo IMA. Il 95 % dei pazienti era in trattamento con Betabloccanti, il 68% con ACE inibitori, 5% con Sartani, il 32% con Sacubitril Valsartan, 81% con Antialdosteronici, 9 % con SGLT2i. La durata media del trattamento è stata di 68±33 giorni.Al termine del trattamento è stato osservato un aumento statisticamente significativo della FE nei due sottogruppi (IMA 40%±8 vs. 32%±3, p 0.03. CMDNI 39%±9 vs. 31%±6 p 0.002). Non sono stati registrati eventi aritmici né scariche inappropriate. Al termin e del trattamento il 41% dei pazienti ha avuto indicazione ad impianto di defibrillatore definitivo, senza differenza nei due sottogruppi (IMA 28% Vs CMDNI 46% p 0.115).  

Conclusioni

In una popolazione di pazienti dimessi in terapia medica ottimale è stata osservato un significativo aumento della FE al follow-up senza significative differenze di impianto di ICD definitivo tra il sottogruppo di pazienti con recente IMA o CMDNI di nuovo riscontro. La terapia con WCD è risultata sicura, in assenza di necessità di scariche appropriate.