Background: Le infusioni intermittenti di Levosimendan (L) hanno dimostrato di ridurre le ospedalizzazioni e migliorare la qualità della vita nei pazienti con scompenso cardiaco (SC) avanzato. Scopo: Mostrare l’esperienza preliminare del nostro Centro nell’utilizzo delle infusioni intermittenti ambulatoriali di L per il trattamento dello SC avanzato nel paziente anziano. Metodi: Sono state effettuate al massimo tre infusioni di L consecutive a distanza di 14 giorni l’una dall’altra. La durata di ogni seduta è stata di circa 8 ore. La velocità di infusione di partenza era di 0.05 μg/Kg/min titolata ogni 30/60’ fino a un massimo di 0.2 μg/Kg/min in base all’andamento di pressione arteriosa, frequenza cardiaca e ritmo registrato in telemetria. I pazienti sono stati valutati da un punto di vista clinico, laboratoristico ed ecocardiografico al basale e con un follow-up a due settimane dalla fine del trattamento. Risultati: Da novembre 2020 abbiamo arruolato 17 pazienti con età media di 77 anni; il 12% erano donne. Nel 64% dei casi l’eziologia dello SC era ischemica. La frazione d’eiezione media osservata era di circa il 30%. Sono state effettuate 41 infusioni in totale con una somministrazione media di 5.4 mg di L per seduta. Tre pazienti non sono riusciti a completare il ciclo di infusioni previsto: uno a causa di un’intercorrente infezione da COVID-19 e due per problematiche sociali. In 28 sedute è stata raggiunta la velocità massima di infusione mentre in 12 una velocità inferiore; solo in un caso è stata necessaria la sospensione (Figura 1). La principale complicanza osservata è stata l’ipotensione marcata non sintomatica, seguita dalla comparsa di fibrillazione atriale o di extrasistolia ventricolare. Come illustrato in Figura 2 al termine dei cicli infusivi si è assistito a un significativo miglioramento dei parametri clinici ed emodinamici. Inoltre, al termine dei cicli infusivi si è assistito a una riduzione della dose media di furosemide e un incremento della prescrizione della terapia indicata dalle linee guida in grado di impattare sulla prognosi (Figura 3). Conclusioni: Nella nostra esperienza preliminare le infusioni ripetute di L sembrano essere ben tollerate nel paziente anziano affetto da SC avanzato. Sebbene si assista ad un miglioramento dei parametri di congestione e della terapia mirata per lo SC in futuro saranno necessari più dati per confermarne sicurezza ed efficacia anche in termini di ottimizzazione della terapia medica.