Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

Per una giusta prospettiva servono due punti di vista: estrazione transvenosa di dispositivo CRT- D complicata da decorso intraosseo di elettrocatetere del seno coronarico

Sbragi Sara Pisa (Pisa) – U.O. Cardiologia 2, Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana | Parollo Matteo Pisa (Pisa) – U.O. Cardiologia 2, Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana | Segreti Luca Pisa (Pisa) – U.O. Cardiologia 2, Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana | Del Corso Andrea Pisa (Pisa) – U.O. Chirurgia Vascolare, Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana | Carluccio Marisa Pisa (Pisa) – U.O. Cardiologia 2, Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana | Di Cori Andrea Pisa (Pisa) – U.O. Cardiologia 2, Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana | Barletta Valentina Pisa (Pisa) – U.O. Cardiologia 2, Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana | Mazzocchetti Lorenzo Pisa (Pisa) – U.O. Cardiologia 2, Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana | Paperini Luca Pisa (Pisa) – U.O. Cardiologia 2, Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana | De Lucia Raffaele Pisa (Pisa) – U.O. Cardiologia 2, Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana | Viani Stefano Pisa (Pisa) – U.O. Cardiologia 2, Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana | Canu Antonio Pisa (Pisa) – U.O. Cardiologia 2, Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana | Grifoni Gino Pisa (Pisa) – U.O. Cardiologia 2, Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana | Cellamaro Tea Pisa (Pisa) – U.O. Cardiologia 2, Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana | Branchitta Giulia Pisa (Pisa) – U.O. Cardiologia 2, Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana | Soldati Ezio Pisa (Pisa) – U.O. Cardiologia 2, Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana | Zucchelli Giulio Pisa (Pisa) – U.O. Cardiologia 2, Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana

Una donna di 66 anni affetta da cardiomiopatia dilatativa, portatrice di sistema CRT-D in prevenzione secondaria dal 2013 e protesi valvolare mitralica meccanica, sviluppava a Maggio 2022 endoplastite con decubito di tasca esposto, confermata ad indagine PET. Veniva quindi ricoverata presso la nostra U.O. per essere sottoposta a procedura di estrazione transvenosa del dispositivo. La procedura veniva eseguita con approccio da via succlavia sinistra, con tecnica di dilatazione meccanica del decorso degli elettrocateteri con sheats di calibro crescente. Dopo aver rimosso gli elettrocateteri atriale e ventricolare destro, durante l’approccio alla rimozione dell’elettrocatetere posizionato in seno coronarico, si documentavano tenaci aderenze in sede del suo accesso in vena succlavia sinistra intratoracica che impossibilitavano l’avanzamento delle sheats. L’elettrocatetere veniva inizialmente retratto dalla sua porzione interna al seno coronarico tramite Pigtail da vena femorale ed in seguito, vista l’incapacità a dilatare il decorso in sede succlavia con le sheats, veniva ampliato il campo chirurgico a livello pre-pettorale con l’ausilio dei colleghi della Chirurgia Vascolare, riscontrando un osteofita nel decorso dell’elettrocatetere adiacente alla clavicola, che veniva rimosso chirurgicamente e consentiva quindi la mobilizzazione dell’elettrocatetere. Esso veniva dunque esposto da via giugulare interna e rimosso con successo, dopo dilatazione meccanica delle aderenze dello stesso in vena cava superiore ed atrio destro. 

Nel caso clinico appena presentato l’impianto degli elettrocateteri del dispositivo CRT-D era stato eseguito mediante accesso vascolare a livello del decorso intratoracico della vena succlavia e quindi in corrispondenza della porzione più mediale della clavicola. Tale approccio, in rari casi, può predisporre ad una penetrazione del periostio clavicolare all’avanzamento dell’ago durante la puntura venosa, che può favorire lo sviluppo di una banda calcifica intorno all’elettrocatetere. In queste circostanze, soprattutto dopo anni dall’impianto, l’estrazione dell’elettrocatetere può risultare estremamente impegnativa, qualunque sia la tecnica di espianto utilizzata.