Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

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RUOLO DELLE COMORBIDITÀ NELLA RICORRENZA DI RIACUTIZZAZIONE DI SCOMPENSO CARDIACO IN UNA POPOLAZIONE DI PAZIENTI CHE SEGUONO UN FOLLOW UP DEDICATO.

G. De Masi De Luca , S. Longo, F. Barba, S. Marzo, R. Mauro, M. Accogli
UO CARDIOLOGIA UTIC – OSPEDALE CARD. PANICO, UO CARDIOLOGIA UTIC – OSPEDALE CARD. PANICO, UO CARDIOLOGIA UTIC – OSPEDALE CARD. PANICO, UO CARDIOLOGIA UTIC – OSPEDALE CARD. PANICO, UO CARDIOLOGIA UTIC – OSPEDALE CARD. PANICO, UO CARDIOLOGIA UTIC – OSPEDALE CARD. PANICO

Background Con questo lavoro abbiamo focalizzato l'attenzione sull'importanza di un adeguato FUP dedicato ai pazienti affetti da scompenso cardiaco (SCC) sottolineando l'importanza della gestione adeguata ed efficace delle comorbidità. Materiali e Metodi 164 pazienti sono stati inseriti nel percorso di FUP per lo SCC presso la UO di Cardiologia UTIC dell'Ospedale Card.Panico di Tricase e con la stessa organizzazione presso il Centro Cardiomed di Maglie. Il 61% dei pazienti proveniva da un ricovero ospedaliero, Il 24% da ambulatorio generico, il 15% da accesso al PS. Il 59% presentava uno SCC sistolico, genesi diastolica per i restanti pazienti. L'Età media era 69±21 anni. Durante la valutazione di inserimento nel percorso di FUP i pazienti venivano suddivisi in base alla situazione clinica pertanto al rischio di eventi, in pazienti a basso, medio ed alto rischio. Per ogni categoria di rischio si istituiva un diverso iter di follow up sia clinico che in telemedicina affidato all'infermiere clinico. Durante la chiamata periodica l'infermiere clinico confrontando i vari parametri di follow up poneva un giudizio di stabilitÀ o meno, e comunicava il report quindi gli alert al gruppo medici il cui compito era quello di rivalutare il paziente per porre in atto le giuste misure terapeutiche. Risultati In un periodo di FUP di 12 mesi sono stati evidenziati 78 alert. Nel 64% dei casi si trattava di un aumento del peso, nel 54% di aumentato indice scala di Borg, nel 37% di una Spo2 ridotta durante esercizio. Nelle successive valutazioni cliniche sono state prese misure di correzione terapeutica nel 91% dei casi, consistenti nell' aggiustamento della terapia diuretica per os (31 casi), nell'avvio di transitorio periodo di terapia diuretica ev (19 casi), ricovero ospedaliero (3 casi), correzione di comorbidità (59 casi). È proprio quest’ultimo paramento che ha destato maggiore attenzione :in 23 casi È stato evidenziata una % di saturazione della transferrina ridotta < 10%, poi corretta (target secondo linee guida > 20%), in 17 casi uno stato di flogosi bronchiale, in 19 pazienti peggioramento degli indici di funzione renale. Conclusioni La nostra esperienza all'interno dell'ambulatorio dedicato allo scompenso cardiaco suggerisce come sia fondamentale una adeguata attenzione alle comorbidità la cui instabilità può essere considerata un alert predittivo di riacutizzazione di SCC.