Scopo del lavoro: A causa del lockdown durante la prima ondata pandemica da COVID-19, le visite in presenza sono state limitate a casi eccezionali per ridurre i contatti interpersonali. A tal scopo, abbiamo elaborato un questionario multiparametrico standardizzato per il follow up (FU) telefonico dei quasi 150 pazienti con scompenso cardiaco (SC) che erano in carico al nostro ambulatorio. Metodi: Il questionario (Figura) è stato progettato per essere somministrato durante un’intervista telefonica, dalla durata media di 6 minuti, ai pazienti e/o ai loro caregivers. E’ stato disegnato per indagare 7 macroaree: 1) condizione sociale e funzionale 2) umore 3) aderenza terapeutica e alle norme comportamentali (monitoraggio pressione arteriosa, frequenza cardiaca, peso corporeo e controllo dell'introito di liquidi) 4) condizioni clinico-emodinamiche 5) registrazione esami di laboratorio 6) trattamento farmacologico in atto 7) necessità di valutazione clinica da parte del medico curante o di accesso in DEA con/senza successiva ospedalizzazione. Alcune risposte sono state pesate assegnando un punteggio da 1 a 3, la cui somma ha rappresentato il TeleHFCovid19-score, compreso tra 0 e 29. Risultati: Sono quindi stati identificati, sulla base di cut-off arbitrari, tre gruppi di pazienti: verde (score<4), giallo (score 4-8) e rosso (score>9). Sulla base dello score al termine della televisita veniva programmato il timing del successivo contatto telefonico: i pazienti a basso rischio (verdi) venivano contattati a 4 settimane, i pazienti a rischio intermedio (gialli) a 2 settimane, mentre ai pazienti a più alto rischio (rossi) veniva programmata una visita di controllo a 1 settimana o, talvolta, raccomandato accesso al pronto soccorso. Conclusioni: durante l’emergenza pandemica il questionario e in particolare il TeleHFCovid19-score potrebbe rappresentare uno strumento clinico per mantenere un regolare FU e per identificare coloro che necessitino una valutazione clinica urgente. Inoltre, nel periodo post-pandemico potrebbe costituire una risorsa nella gestione dei pazienti con SC a basso rischio che potrebbero essere seguiti temporaneamente in remoto permettendo di destinare risorse per la cura dei pazienti a più alto rischio di instabilizzazione.