Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

RIABILITAZIONE CARDIOVASCOLARE IN PAZIENTE PORTATORI DI DISPOSITIVI DI RESINCRONIZZAZIONE CARDIACA: FATTIBILITA’, EFFICACIA, SICUREZZA, NECESSITA’ DI OTTIMIZZAZIONE DEL DEVICE

Pescatore Valentina Noale (Venezia) – Uos Cardiologia Riabilitativa,Uoc Medicina Dello Sport E Dell’Esercizio Fisico, Ulss3 Serenissima | Grassi Mattia Padova (Padova) – Uoc Medicina Dello Sport E Dell’Esercizio Fisico Università Di Padova | Brugin Erica Noale (Venezia) – Uos Cardiologia Riabilitativa,Uoc Medicina Dello Sport E Dell’Esercizio Fisico, Ulss3 Serenissima | Compagno Silvia Noale (Venezia) – Uos Cardiologia Riabilitativa,Uoc Medicina Dello Sport E Dell’Esercizio Fisico, Ulss3 Serenissima | Zanella Carlo Noale (Venezia) – Uos Cardiologia Riabilitativa,Uoc Medicina Dello Sport E Dell’Esercizio Fisico, Ulss3 Serenissima | Giada Franco Noale (Venezia) – Uos Cardiologia Riabilitativa,Uoc Medicina Dello Sport E Dell’Esercizio Fisico, Ulss3 Serenissima

Background. I pazienti sottoposti ad impianto di dispositivo di resincronizzazione cardiaca con defibrillatore (CRT-D) hanno indicazione ad un programma strutturato di cardiologia riabilitativa che preveda la prescrizione e somministrazione intraospedaliera di esercizio fisico.
Scopo. Valutare fattibilità, sicurezza ed efficacia di un programma di esercizio fisico e la necessità di una ottimizzazione individualizzata del device in portatori di CRT-D
Metodi. Ventisei pazienti sottoposti ad impianto di CRT-D in prevenzione primaria sono stati avviati ad un percorso di 18 sedute di training intraospedaliero di 90 minuti/3 volte la settimana. Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad un test cardiopolmonare per la valutazione del massimo consumo d’ossigeno durante il quale il dispositivo è stato interrogato e, se necessario, riprogrammato per ottenere un aumento adeguato della frequenza cardiaca e la costante sincronizzazione ventricolare durante sforzo, ma anche per evitare possibili interventi inappropriati del dispositivo. Risultati. Le caratteristiche cliniche e strumentali dei pazienti arruolati erano le seguenti: sesso maschile 85%; età media 69±10 anni; cardiopatia dilatativa ad origine non ischemica 65%; frazione di eiezione media 38±7 %; presenza di ritmo sinusale 88%. Non si è registrato alcun evento avverso durante il training. Grazie al training intraospedaliero è aumentata significativamente la capacità aerobico-metabolica dei pazienti (VO2 di picco aumentato da 12,6±6 a 17±9ml/kg/min). Durante il test cardiopolmonare e’ stato necessario riprogrammare la funzione “brady” del device in 10 pazienti (38%); non sono state necessarie invece modifiche delle funzioni “tachy” del dispositivo.
Conclusioni. La riabilitazione cardiologica dei pazienti portatori di CRT-D si è dimostrata sicura ed efficace. In pazienti selezionati va presa in considerazione una riprogrammazione individualizzata del device.