BACKGROUND L'indice di resistenza renale (IRR) è una misura derivata dal Doppler, che riflette il substrato fisiopatologico della Sindrome Cardiorenale (SCR). Non ci sono, tuttavia, dati sull'influenza della somministrazione intravascolare di mezzi di contrasto sull’IRR e sulla sua relazione con il peggioramento della funzionalità renale (WRF).
SCOPO DELLO STUDIO Valutare i cambiamenti nell'indice di resistenza renale (IRR) dopo angiografia coronarica in pazienti con e senza WRF.
METODI Sono stati arruolati 115 pazienti (età media 64 anni, 73% maschi, 84% ipertesi, 43% diabetici, 30% con sindrome coronarica acuta, 21% affetti da insufficienza cardiaca cronica, ICC, con una frazione di eiezione ventricolare sinistra media, FEVS, di 51±11) con sospetta malattia coronarica, angina stabile o sindromi coronariche acute che sono stati inviati ad angiografia coronarica (con o senza insufficienza renale preesistente). L'ecocolorDoppler dell'arteria renale è stato utilizzato per calcolare l’IRR prima e 48 ore dopo l'angiografia coronarica. La WRF è stata definita come un aumento della creatinina >0,3 mg/dl e di almeno il 25% rispetto al basale 24-48 ore dopo angiografia coronarica.
RISULTATI 14 (12%) tra i pazienti arruolati hanno mostrato WRF. Un aumento significativo dei livelli sierici di creatinina è stato osservato nei pazienti con WRF (da 1,14±0,40 a 1,71±0,49, p <0,001) ma non in quelli senza WRF (da 0,89±0,27 a 0,92±0,28, p ns). L’IRR è aumentata significativamente sia nei pazienti con (da 72,8±4,3 a 76,4±5,2, p <0,05) che senza WRF (da 63,1±7,2 a 65,4±7,1, p <0,05). Tuttavia, sia al basale che dopo l'angiografia, i pazienti con WRF presentavano valori di IRR significativamente maggiori rispetto a quelli senza. All'analisi con curva ROC per la WRF, l’IRR basale e dopo angiografia ha presentato un AUC simile (0,88 e 0,90) e per entrambi i valori di IRR il miglior cut-off è stato del 70% (sensibilità del 79% e 93% e specificità del 93% e 82%, rispettivamente).
CONCLUSIONI Dopo angiografia coronarica, l’IRR aumenta significativamente sia nei pazienti con che senza WRF. Tuttavia, una percentuale maggiore di pazienti con WRF presenta un IRR significativamente aumentato, cioè uguale o superiore al 70%, prima e dopo l'angiografia, probabilmente perché riflette il substrato fisiopatologico alla base della progressione della SCR.