Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

P241

COINVOLGIMENTO CARDIACO NELLA SINDROME DA DEFICIT DI CREATINA

A. Del Franco, R. Battini, C. Kusmic, F. Forini, S. L’Abbate, S. Masotti, V. Musetti, A. Barison, M. Emdin, G. Vergaro

Background. Nei pazienti con deficit del trasportatore di creatina (CRT-D) sono stati precedentemente riportati segni iniziali di cardiomiopatia, senza tuttavia caratterizzare con precisione la manifestazione cardiaca associata. Lo scopo di questo studio è stato di ampliare le attuali conoscenze del fenotipo cardiaco sia in un modello murino transgenico sia in pazienti con sindrome da deficit di creatina (CDS). Metodi. Topi wild-type (n=6) e CRT-/y (n=6) sono stati studiati mediante elettrocardiogramma (ECG) ed ecocardiografia per sei mesi, e ex vivo mediante analisi istologiche e biochimiche. Nove pazienti con CDS (4 con deficit di L-arginina:glicina amidinotransferasi – AGAT-D, 5 con CRT-D) sono stati valutati mediante esami ematochimici comprensivi di marcatori cardiaci, ECG, monitoraggio Holter, ecocardiografia e risonanza magnetica cardiaca (CMR). Risultati. Rispetto ai topi wild-type, i topi CRT-/y hanno mostrato un prolungamento dell'intervallo QT (p=0,008) (fig.1), nonché un trend di riduzione della funzione mitocondriale (fig.2). Non sono state rilevate differenze nella funzione sistolica ventricolare sinistra, in termini di frazione d’eiezione e di strain longitudinale globale, a differenti intervalli temporali. Anche i livelli di aldosterone non sono risultati diversi. Tre pazienti con CDS hanno mostrato un intervallo QTc prolungato (mediana 515 ms), mentre altri tre pazienti un QTc borderline al monitoraggio Holter, senza evidenza di tachiaritmie. Non è stata evidenziata disfunzione sistolica e diastolica in nessun paziente. Alla CMR è stato riportato un aumento del valore T1 nativo in 4 soggetti (mediana 1076 ms), tra cui un soggetto avente un aumento del volume extracellulare coincidente con la rilevazione di late gadolinium enhancement. Infine, 7 soggetti con CDS presentavano un'attivazione neuro-ormonale (2 con aumento di renina, 1 dell'aldosterone e 4 della noradrenalina). I familiari portatori (3 per AGAT-D e 1 per CRT-D) non hanno mostrato alterazioni funzionali cardiache di rilievo, ad eccezione del prolungamento del QTc in 2 portatori. Conclusioni. È stato evidenziato un prolungamento dell'intervallo QT sia nel modello murino di CRT-D sia nei pazienti con CDS, in assenza di burden aritmico. Inoltre, non sono state rilevate alterazioni della funzione cardiaca nei due casi, ad eccezione dell'aumento del T1 nativo nei pazienti con CDS che suggerisce una iniziale danno in termini di fibrosi interstiziale e sostitutiva.