Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

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RIMODELLAMENTO POSITIVO IN PAZIENTI CON HFREF CON E SENZA T2DM IN TRATTAMENTO CON ARNI: EFFETTO A BREVE TERMINE SUI PARAMETRI ECOCARDIOGRAFICI DELL'ASSOCIAZIONE CON SGLT2I.

S. Mazzetti, R. Cannistraci, C. Scifo, L. Acone, S. Alonge, M. Foti , R. Tarantini, G. Lattuada, G. Perseghin, A. Mortara
POLICLINICO DI MONZA, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA, POLICLINICO DI MONZA, POLICLINICO DI MONZA, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA, POLICLINICO DI MONZA, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA, POLICLINICO DI MONZA, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA, POLICLINICO DI MONZA, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA, POLICLINICO DI MONZA, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA, POLICLINICO DI MONZA, POLICLINICO DI MONZA

Razionale Il trattamento con sacubitril/valsartan (ARNI) in paziente con scompenso cardiaco e frazione di eiezione ridotta (HFrEF) oltre ai risultati positivi in termini di mortalità, qualità della vita, e re-ospedalizzazioni, ha mostrato effetti in termini di rimodellamento “positivo” del ventricolo sinistro. Insieme ad altri autori abbiamo dimostrato che la terapia con ARNI modifica significativamente lo strain miocardico (Global Longitudinal Strain, GLS) che rappresenta uno degli indici più affidabili di contrattilità miocardica. Rimane però ancora discusso se questo effetto si mantenga invariato in pazienti diabetici e non diabetici e se sia modificato dall'aggiunta in terapia degli inibitori di SGLT2 (SGLT2i) che a loro volta hanno dimostrato benefici sulla riduzione di ospedalizzazioni per scompenso cardiaco.   L'obiettivo è stato quello di osservare l'andamento a breve termine (6 mesi di Follow-Up) dei principali parametri ecocardiografici e del GLS in pazienti con HFrEF in terapia con ARNI diabetici e non diabetici e dopo associazione con SGLT2i.  Metodi: Sono stati arruolati 40 pazienti ambulatoriali (32 maschi, età media 65 ± 10 anni  FE media  29,7± 6,5%) in terapia ottimizzata con i farmaci di classe I (LG ESC 2021) sottoposti tutti a passaggio ad ARNI. Il farmaco è stato ben tollerato e la titolazione si è svolta senza complicanze (dosaggio medio di avvio 75mg ±15, dosaggio medio al termine del FU 190mg ±10.).  La popolazione è stata poi suddivisa in tre sottogruppi: gruppo 1 (20pz) pazienti senza diabete tipo 2 (T2DM) in terapia con ARNI; gruppo 2 (11pz) pazienti con T2DM in trattamento con ARNI; gruppo 3 (9 pz) pazienti con T2DM in trattamento con ARNI più SGLT2i (4 pz con Empagliflozin 10 mg, 5 pz con Dapaglifozin 10mg). Non sono state osservate complicanze emodinamiche o metaboliche relate ai farmaci. In nessun caso è stato necessario interrompere o ridurre il dosaggio terapeutico.  In tutti i pazienti è stata eseguita ecocardiografia basale e dopo 6 mesi di FU. Unitamente ai principali parametri ecocardiografici è stato valutato il GLS. Conclusioni: I dati preliminari di questo studio ancora in corso confermano che la terapia con ARNI in pazienti con HFrEF modifica efficacemente anche a breve termine la contrazione e il rimodellamento ventricolare sinistro e questo effetto si conferma indipendentemente dalla presenza di T2DM. L’associazione con SGLT2i non sembra apportare ulteriori benefici sul rimodellamento positivo.