Introduzione: Sebbene i pazienti anziani affetti da scompenso cardiaco (SC) a frazione d’eiezione ridotta (HFrEF) arruolati nel PARADIGM-HF mostrino una buona tolleranza a sacubitril/valsartan (Sa/Va), maggiori dati real-word sono necessari per definirne la tollerabilità in questa popolazione. Scopo: Descrivere la titolabilità e la tollerabilità di Sa/Va nei pazienti anziani HFrEF seguiti dal nostro Centro per lo SC. Metodi: Sono stati arruolati pazienti affetti da HFrEF con età ≥65 anni e in trattamento con Sa/Va, dal novembre 2016 al giugno 2021, valutandone la tollerabilità a sei mesi e gli effetti clinici ed emodinamici. Resultati: Abbiamo arruolato 101 pazienti con età media di 78 anni (?20% di sesso femminile). L’eziologia era ischemica nel 59% dei casi mentre la frazione d’eiezione media era del 31%. Sa/Va è stato intrapreso alla dose start (24/26mg) e a quella intermedia (49/51mg) rispettivamente nel 91% e nel 9% dei casi. Dopo sei mesi 9 dei 100 pazienti ancora in vita avevano sospeso il trattamento con Sa/Va (4 per ipotensione sintomatica, 3 per sospetta reazione allergica e 2 per peggioramento della funzione renale). Dei 91 pazienti ancora in terapia solo 17 avevano raggiunto la dose target (97/103mg) mentre 28 erano alla dose intermedia (Figura 1). L’ipotensione sintomatica (62%), l’iperkaliemia (15%) e il peggioramento della funzione renale (4%) sono state le principali cause di mantenimento della terapia con Sa/Va alla dose start; di nota, nel 15% dei casi non è stata individuata una causa specifica di non-titolazione. Confrontando la terapia mirata per lo SC tra pazienti a dose start e quelli a dose superiore, dopo sei mesi nei pazienti a bassa dose si assisteva a un lieve miglioramento della prescrizione di antialdosteronici (MRA) e della terapia combinata mentre nei pazienti a dosaggi più elevati se ne verificava un significativo calo (Figura 2). Nei pazienti ancora in trattamento con Sa/Va, si osservava un significativo miglioramento clinico mentre funzione renale, livelli di K+ e pressione arteriosa sistolica sono rimaste stabili (Figura 3). Conclusioni: Dopo sei mesi di trattamento, Sa/Va risultava ben tollerato nella maggior parte dei nostri pazienti anziani e usato in combinazione con un betabloccante e un MRA in un’alta percentuale di casi, sebbene si osservi una riduzione della prescrizione di quest’ultimo nei pazienti che assumevano dosaggi superiori di Sa/Va. Inoltre, si assisteva a un netto miglioramento del quadro clinico.