Uomo di 62 anni con cardiopatia ipertensiva e ischemica, piu’ volte sottoposto a PTCA + stent, con severa disfunzione ventricolare sinistra e FE stimata del 15 %. Dopo alcuni ricoveri per scompenso cardiaco, nel 2015 sottoposto ad impianto di AICD Biventricolare. Seguito presso nostri ambulatori dedicati allo scompenso cardiaco, il paziente non presentava i caratteri del responder alla CRT presentando un costante elevato volume telesistolico (204 ml) e nessun miglioramento della FE attestantesi sul 15 %. Persisteva inoltre una astenia e tendenza all’inattivita’ ed elevati livelli di NT Pro BNP, nonostante la terapia medica ottimale anche con entresto 24/26 mg x 2/die. Si e’ deciso pertanto di sottoporre il paziente, iscritto nelle liste di trapianto cardiaco e/o impianto di VAD, a procedura di impianto di Sistema CCM (cardiac contractility modulation). Dopo il posizionamento a fissazione attiva di due elettrocateteri sul setto interventricolare e connessione al sistema CCM, allogato nella tasca sottocutanea destra controlaterale all’AICD biventricolare, il paziente e’ stato monitorato. Gia’ dai primi giorni si e’ assistito a condizioni di stabilita’ emodinamica. Programmata erogazione terapia CCM per 10 ore al giorno, uscita 7.5 volt x 20.56 msec, number of pulses 2 in periodo refrattario effettivo. Seguito successivamente nel follow up a 2 – 6 – 12 – 18 mesi, il paziente ha presentato un miglioramento progressivo del questionario minneshota di quality of life nello scompenso cardiaco: MLWHFQ (44 al basale, 17 a due mesi, 15 a sei mesi, 10 a 12 mesi e 3 a 18 mesi). Riscontro inoltre di un aumento della FE dal 15 al 23, fino al 26 % a 8 mesi, di una riduzione dell’NTPROBNP da 13444 a 1178 poi risalito a 5549 e 3712 a 18 mesi per fibrillazione atriale, senza alcuna necessita’ di riospedalizzazione, una aumentata attivita’ fisica del paziente rilevata dai sensori dei due device.