Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

P225

INSUFFICIENZA RESPIRATORIA ED ANGOLO DI FASE SONO PREDITTORI INDIPENDENTI DI SOPRAVVIVENZA A LUNGO TERMINE IN PAZIENTI CON SCOMPENSO CARDIACO ACUTO

P. Scicchitano, A. Potenza, M. Basile, A. Piscopo, R. Landriscina, P. Sasanelli, F. Trotta, M. Sanasi, C. Paolillo, M. M. Ciccone, P. Caldarola, F. Massari

Background: la valutazione della mortalità a lungo termine dei pazienti con scompenso cardiaco acuto (ADHF) è ardua. L'insufficienza respiratoria e la congestione giocano un ruolo fondamentale nella stratificazione del rischio dei pazienti con ADHF. Lo scopo di questo studio era di valutare l'impatto dell'emogasanalisi (EGA) e della congestione sulla mortalità a lungo termine dei pazienti con ADHF.

Metodi e Risultati: Abbiamo arruolato 252 pazienti con ADHF. Il peptide natriuretico atriale (BNP), l'urea (BUN), l'angolo di fase valutato con bioimpedenziometria (BIVA) e l'EGA sono stati valutati all'ingresso in reparto. L'endpoint era la mortalità da tutte le cause.

Ad un follow-up mediano di 447 giorni (IQR: 248-667), 72 pazienti sono morti (mediana 106, IQR: 29-233) dopo 1-840 gg dalla dimissione. Insufficienza respiratoria di tipo I e II sono state osservate rispettivamente in 78 (19%) e 53 (20%) dei pazienti. L'analisi delle curve ROC ha rilevato punti di cut-offs per la predizione di mortalità i seguenti: >441 pg/ml per il BNP, >30 mg/dl per il BUN, ≤ 69.7 mmHg per la pressione parziale di ossigeno (PaO2) e  ≤4.9° per l'angolo di fase. Prese insieme, queste quattro variabili si sono rivelate ottimi predittrici di mortalità a lungo termine in pazienti con ADHF (AUC 0.78, 95% CI 0.72-0.78), spiegando il 60% di tutte le morti.Uno score multiparametrico basato su queste variabili è stato, dunque, determinato: ogni incremento unitario dello stesso determinava un aumento del rischio di mortalità di 2.2 volte (HR 2.2, 95% CI 1.8-2.8, P<0.0001).

Conclusioni. Un approccio multiparametrico basato sulla misurazione di BNP, BUN, PaO2 e angolo di fase costituisce un affidabile predittore di mortalità a lungo termine in pazienti con ADHF.Background: la valutazione della mortalità a lungo termine dei pazienti con scompenso cardiaco acuto (ADHF) è ardua. L'insufficienza respiratoria e la congestione giocano un ruolo fondamentale nella stratificazione del rischio dei pazienti con ADHF. Lo scopo di questo studio era di valutare l'impatto dell'emogasanalisi (EGA) e della congestione sulla mortalità a lungo termine dei pazienti con ADHF.

Metodi e Risultati: Abbiamo arruolato 252 pazienti con ADHF. Il peptide natriuretico atriale (BNP), l'urea (BUN), l'angolo di fase valutato con bioimpedenziometria (BIVA) e l'EGA sono stati valutati all'ingresso in reparto. L'endpoint era la mortalità da tutte le cause.

Ad un follow-up mediano di 447 giorni (IQR: 248-667), 72 pazienti sono morti (mediana 106, IQR: 29-233) dopo 1-840 gg dalla dimissione. Insufficienza respiratoria di tipo I e II sono state osservate rispettivamente in 78 (19%) e 53 (20%) dei pazienti. L'analisi delle curve ROC ha rilevato punti di cut-offs per la predizione di mortalità i seguenti: >441 pg/ml per il BNP, >30 mg/dl per il BUN, ≤ 69.7 mmHg per la pressione parziale di ossigeno (PaO2) e  ≤4.9° per l'angolo di fase. Prese insieme, queste quattro variabili si sono rivelate ottimi predittrici di mortalità a lungo termine in pazienti con ADHF (AUC 0.78, 95% CI 0.72-0.78), spiegando il 60% di tutte le morti.Uno score multiparametrico basato su queste variabili è stato, dunque, determinato: ogni incremento unitario dello stesso determinava un aumento del rischio di mortalità di 2.2 volte (HR 2.2, 95% CI 1.8-2.8, P<0.0001).

Conclusioni. Un approccio multiparametrico basato sulla misurazione di BNP, BUN, PaO2 e angolo di fase costituisce un affidabile predittore di mortalità a lungo termine in pazienti con ADHF.Background: la valutazione della mortalità a lungo termine dei pazienti con scompenso cardiaco acuto (ADHF) è ardua. L'insufficienza respiratoria e la congestione giocano un ruolo fondamentale nella stratificazione del rischio dei pazienti con ADHF. Lo scopo di questo studio era di valutare l'impatto dell'emogasanalisi (EGA) e della congestione sulla mortalità a lungo termine dei pazienti con ADHF.

Metodi e Risultati: Abbiamo arruolato 252 pazienti con ADHF. Il peptide natriuretico atriale (BNP), l'urea (BUN), l'angolo di fase valutato con bioimpedenziometria (BIVA) e l'EGA sono stati valutati all'ingresso in reparto. L'endpoint era la mortalità da tutte le cause.

Ad un follow-up mediano di 447 giorni (IQR: 248-667), 72 pazienti sono morti (mediana 106, IQR: 29-233) dopo 1-840 gg dalla dimissione. Insufficienza respiratoria di tipo I e II sono state osservate rispettivamente in 78 (19%) e 53 (20%) dei pazienti. L'analisi delle curve ROC ha rilevato punti di cut-offs per la predizione di mortalità i seguenti: >441 pg/ml per il BNP, >30 mg/dl per il BUN, ≤ 69.7 mmHg per la pressione parziale di ossigeno (PaO2) e  ≤4.9° per l'angolo di fase. Prese insieme, queste quattro variabili si sono rivelate ottimi predittrici di mortalità a lungo termine in pazienti con ADHF (AUC 0.78, 95% CI 0.72-0.78), spiegando il 60% di tutte le morti.Uno score multiparametrico basato su queste variabili è stato, dunque, determinato: ogni incremento unitario dello stesso determinava un aumento del rischio di mortalità di 2.2 volte (HR 2.2, 95% CI 1.8-2.8, P<0.0001).

Conclusioni. Un approccio multiparametrico basato sulla misurazione di BNP, BUN, PaO2 e angolo di fase costituisce un affidabile predittore di mortalità a lungo termine in pazienti con ADHF.