Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

P218

RUOLO POTENZIALE DELLA NITROGLICERINA NELL'INSUFFICIENZA CARDIACA ACUTA RESISTENTE AL DIURETICO: STUDIO DI FATTIBILITÀ PRELIMINARE

A. Scollo, S. Frea, P. P. Bocchino, F. Angelini, G. M. De Ferrari
CARDIOLOGIA UNIVERSITARIA, AOU CITTA’ DELLA SALUTE E DELLA SCIENZA, CARDIOLOGIA UNIVERSITARIA, AOU CITTA’ DELLA SALUTE E DELLA SCIENZA, CARDIOLOGIA UNIVERSITARIA, AOU CITTA’ DELLA SALUTE E DELLA SCIENZA, CARDIOLOGIA UNIVERSITARIA, AOU CITTA’ DELLA SALUTE E DELLA SCIENZA, CARDIOLOGIA UNIVERSITARIA, AOU CITTA’ DELLA SALUTE E DELLA SCIENZA

La congestione è una delle principali cause della disfunzione d'organo e della diuretico-resistenza nell'insufficienza cardiaca acuta (ADHF). La vasodilatazione con nitroglicerina può migliorare la distribuzione volemica, ridurre la pressione addominale e migliorare la funzione d'organo reclutando le vene di capacitanza.  Abbiamo valutato il ruolo della nitroglicerina ev, aggiunta alla terapia medica massimale, nel trattamento della diuretico-resistenza nei pazienti con ADHF.

Metodi: studio prospettico monocentrico comprendente pazienti con ADHF, grave disfunzione sistolica (LVEF<35%), congestione persistente moderata o grave e oliguria (<0,5 ml/Kg/h) nonostante furosemide ev ad alte dosi (>250 mg/die) e un secondo diuretico (metolazone e/o acetazolamide). Criteri di esclusione erano pressione sistolica <90 mmHg e l'eGFR <20 ml/min/1,73m2. La nitroglicerina ev è stata aggiunta in terapia titolandola alla dose massima tollerata, senza variare gli altri farmaci per almeno 24 ore. Endpoint primario era la variazione della diuresi oraria nelle 24 (T1) e nelle 72 ore (T3) dall'avvio della nitroglicerina rispetto al basale (T0). Endpoint secondari erano variazioni di pressione venosa centrale (CVP), creatinina e bilirubina totale.

Risultati: 17 pazienti arruolati tra marzo 2020 e ottobre 2021. Età media 63±14 anni, LVEF media 31±15%, TAPSE medio 14,5±4 mm ed eGFR media 41,7±27,3 ml/min/1,73m2. 13 pazienti (76%) erano manifestamente ipoperfusi, di cui 9 (69%) in terapia con dobutamina, 5 (38%) con adrenalina e 3 (23%) con dopamina. Tutti i pazienti erano in terapia con alte dosi di furosemide ev (535±395 mg/die), 8 (47%) con nitroprussiato(0,3±0,5 y/kg/min), 9(53%) con metolazone(5 mg/die) e 8(47%) con acetazolamide (250 mg/die). La diuresi oraria media era significativamente maggiore sia al T1 che al T3 rispetto al T0 (192±140ml/h vs 50±34ml/h, p<0.001 e 153±87ml/h vs 50±34ml/h, p<0.001, rispettivamente; p di confronto complessivo <0.001). Inoltre, la PVC era significativamente minore al T1 e al T3 rispetto al T0 (14±6mmHg vs 19±3mmHg, p=0,025 e 12±5mmHg vs 19±3mmHg, p=0,022, rispettivamente; p di confronto complessivo 0,039). Creatinina e bilirubina totale non sono variate significativamente.

Conclusioni: In questa coorte di pazienti con ADHF resistente al diuretico, l'aggiunta di nitroglicerina alla terapia medica massimale è stata potenzialmente utile aumentando significativamente la diuresi oraria e riducendo al contempo la CVP.La congestione è una delle principali cause della disfunzione d'organo e della diuretico-resistenza nell'insufficienza cardiaca acuta (ADHF). La vasodilatazione con nitroglicerina può migliorare la distribuzione volemica, ridurre la pressione addominale e migliorare la funzione d'organo reclutando le vene di capacitanza.  Abbiamo valutato il ruolo della nitroglicerina ev, aggiunta alla terapia medica massimale, nel trattamento della diuretico-resistenza nei pazienti con ADHF.

Metodi: studio prospettico monocentrico comprendente pazienti con ADHF, grave disfunzione sistolica (LVEF<35%), congestione persistente moderata o grave e oliguria (<0,5 ml/Kg/h) nonostante furosemide ev ad alte dosi (>250 mg/die) e un secondo diuretico (metolazone e/o acetazolamide). Criteri di esclusione erano pressione sistolica <90 mmHg e l'eGFR <20 ml/min/1,73m2. La nitroglicerina ev è stata aggiunta in terapia titolandola alla dose massima tollerata, senza variare gli altri farmaci per almeno 24 ore. Endpoint primario era la variazione della diuresi oraria nelle 24 (T1) e nelle 72 ore (T3) dall'avvio della nitroglicerina rispetto al basale (T0). Endpoint secondari erano variazioni di pressione venosa centrale (CVP), creatinina e bilirubina totale.

Risultati: 17 pazienti arruolati tra marzo 2020 e ottobre 2021. Età media 63±14 anni, LVEF media 31±15%, TAPSE medio 14,5±4 mm ed eGFR media 41,7±27,3 ml/min/1,73m2. 13 pazienti (76%) erano manifestamente ipoperfusi, di cui 9 (69%) in terapia con dobutamina, 5 (38%) con adrenalina e 3 (23%) con dopamina. Tutti i pazienti erano in terapia con alte dosi di furosemide ev (535±395 mg/die), 8 (47%) con nitroprussiato(0,3±0,5 y/kg/min), 9(53%) con metolazone(5 mg/die) e 8(47%) con acetazolamide (250 mg/die). La diuresi oraria media era significativamente maggiore sia al T1 che al T3 rispetto al T0 (192±140ml/h vs 50±34ml/h, p<0.001 e 153±87ml/h vs 50±34ml/h, p<0.001, rispettivamente; p di confronto complessivo <0.001). Inoltre, la PVC era significativamente minore al T1 e al T3 rispetto al T0 (14±6mmHg vs 19±3mmHg, p=0,025 e 12±5mmHg vs 19±3mmHg, p=0,022, rispettivamente; p di confronto complessivo 0,039). Creatinina e bilirubina totale non sono variate significativamente.

Conclusioni: In questa coorte di pazienti con ADHF resistente al diuretico, l'aggiunta di nitroglicerina alla terapia medica massimale è stata potenzialmente utile aumentando significativamente la diuresi oraria e riducendo al contempo la CVP.La congestione è una delle principali cause della disfunzione d'organo e della diuretico-resistenza nell'insufficienza cardiaca acuta (ADHF). La vasodilatazione con nitroglicerina può migliorare la distribuzione volemica, ridurre la pressione addominale e migliorare la funzione d'organo reclutando le vene di capacitanza.  Abbiamo valutato il ruolo della nitroglicerina ev, aggiunta alla terapia medica massimale, nel trattamento della diuretico-resistenza nei pazienti con ADHF.

Metodi: studio prospettico monocentrico comprendente pazienti con ADHF, grave disfunzione sistolica (LVEF<35%), congestione persistente moderata o grave e oliguria (<0,5 ml/Kg/h) nonostante furosemide ev ad alte dosi (>250 mg/die) e un secondo diuretico (metolazone e/o acetazolamide). Criteri di esclusione erano pressione sistolica <90 mmHg e l'eGFR <20 ml/min/1,73m2. La nitroglicerina ev è stata aggiunta in terapia titolandola alla dose massima tollerata, senza variare gli altri farmaci per almeno 24 ore. Endpoint primario era la variazione della diuresi oraria nelle 24 (T1) e nelle 72 ore (T3) dall'avvio della nitroglicerina rispetto al basale (T0). Endpoint secondari erano variazioni di pressione venosa centrale (CVP), creatinina e bilirubina totale.

Risultati: 17 pazienti arruolati tra marzo 2020 e ottobre 2021. Età media 63±14 anni, LVEF media 31±15%, TAPSE medio 14,5±4 mm ed eGFR media 41,7±27,3 ml/min/1,73m2. 13 pazienti (76%) erano manifestamente ipoperfusi, di cui 9 (69%) in terapia con dobutamina, 5 (38%) con adrenalina e 3 (23%) con dopamina. Tutti i pazienti erano in terapia con alte dosi di furosemide ev (535±395 mg/die), 8 (47%) con nitroprussiato(0,3±0,5 y/kg/min), 9(53%) con metolazone(5 mg/die) e 8(47%) con acetazolamide (250 mg/die). La diuresi oraria media era significativamente maggiore sia al T1 che al T3 rispetto al T0 (192±140ml/h vs 50±34ml/h, p<0.001 e 153±87ml/h vs 50±34ml/h, p<0.001, rispettivamente; p di confronto complessivo <0.001). Inoltre, la PVC era significativamente minore al T1 e al T3 rispetto al T0 (14±6mmHg vs 19±3mmHg, p=0,025 e 12±5mmHg vs 19±3mmHg, p=0,022, rispettivamente; p di confronto complessivo 0,039). Creatinina e bilirubina totale non sono variate significativamente.

Conclusioni: In questa coorte di pazienti con ADHF resistente al diuretico, l'aggiunta di nitroglicerina alla terapia medica massimale è stata potenzialmente utile aumentando significativamente la diuresi oraria e riducendo al contempo la CVP.