Paziente di 63 anni già portatore di protesi meccanica mitralica, fibrillazione atriale permanente in TAO, veniva ricoverato per scompenso cardiaco in corso di infezione da SARS CoV-2 ad Aprile 2022 con riscontro di FE 38%.
Nuovamente ricoverato a settembre 2022 per peggioramento delle condizioni generali in corso di sospetta polmonite. La degenza veniva complicata da bradi FA con valori di frequenza cardiaca < 30 b.p.m. sintomatica nonostante la sospensione di terapia beta-bloccante e digitalica. Pertanto, si optava per impianto di pace-maker temporaneo in urgenza e successivamente di pace-maker definitivo (Essentio MRI – Boston Scientific).
Durante la degenza le condizioni cliniche continuavano ad essere precarie; ad un ecocardiogramma transtoracico veniva riscontrata formazione sospetta per natura endocarditica in corrispondenza della valvola aortica con consensuale rigurgito di grado severo. Tale dato veniva confermato con l’eco TEE. A questo punto si impostava terapia antibiotica ed il paziente veniva condotto presso la nostra cardiochirurgia di riferimento dove veniva sottoposto a sostituzione valvolare aortica con protesi meccanica, ricostruzione del seno coronarico e del tratto di efflusso del ventricolo sinistro con patch di pericardio eterologo per endocardite infettiva.
Attualmente, il paziente esegue regolari controlli presso il nostro Centro e si presenta in discreto compenso clinico.