Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

P206

IMPATTO DI ETÀ, GENERE E SCOMPENSO CARDIACO SUI TREND DI MORTALITÀ DOPO INFARTO MIOCARDICO ACUTO IN ITALIA

L. De Luca, S. D. Cicala, P. D’Errigo, F. Cerza, G. F. Mureddu, S. Rosato, G. Badoni, F. Seccareccia, G. Baglio

Introduzione. L’esito nei pazienti con Infarto Miocardico Acuto (IMA) può variare sensibilmente in considerazione del rischio basale. Utilizzando una coorte di IMA definita sulla base di un database amministrativo nazionale, completo e universale, abbiamo analizzato l’impatto di genere, età e scompenso cardiaco (SC) sui trend di mortalità.

Metodi. Si tratta di uno studio nazionale che analizza una coorte di pazienti ricoverati con IMA dal 2009 al 2018 in tutti gli ospedali italiani. Sono stati valutati il tasso di mortalità intraospedaliero (I-MR) e il tasso di mortalità post-dimissione a 1 anno (1-Y-MR).

Risultati. Tra gli 1,000,965 eventi IMA inclusi nell’analisi, il 43.6% si sono verificati in pazienti di età ≥75 anni, il 34.7% in pazienti di genere femminile e il 21.8% in pazienti con IMA complicate da SC nel ricovero indice (Figura 1). Sia la I-MR sia la 1-Y-MR sono diminuite significativamente nel tempo (rispettivamente da 8.87% a 6.72%; variazione media annua − 0.23%; intervallo di confidenza (IC): − 0.26% a − 0.20% e da 12.24% a 10.59%; variazione media annua − 0.18%; IC: − 0.24% a − 0.13%)

Conclusioni. Questo studio a livello nazionale suggerisce che I-MR e 1-Y-MR sono ancora elevate, anche se in diminuzione nel tempo. I pazienti anziani e quelli con SC al momento del ricovero indice presentano un rischio particolarmente elevato di eventi fatali, indipendentemente dal genereIntroduzione. L’esito nei pazienti con Infarto Miocardico Acuto (IMA) può variare sensibilmente in considerazione del rischio basale. Utilizzando una coorte di IMA definita sulla base di un database amministrativo nazionale, completo e universale, abbiamo analizzato l’impatto di genere, età e scompenso cardiaco (SC) sui trend di mortalità.

Metodi. Si tratta di uno studio nazionale che analizza una coorte di pazienti ricoverati con IMA dal 2009 al 2018 in tutti gli ospedali italiani. Sono stati valutati il tasso di mortalità intraospedaliero (I-MR) e il tasso di mortalità post-dimissione a 1 anno (1-Y-MR).

Risultati. Tra gli 1,000,965 eventi IMA inclusi nell’analisi, il 43.6% si sono verificati in pazienti di età ≥75 anni, il 34.7% in pazienti di genere femminile e il 21.8% in pazienti con IMA complicate da SC nel ricovero indice (Figura 1). Sia la I-MR sia la 1-Y-MR sono diminuite significativamente nel tempo (rispettivamente da 8.87% a 6.72%; variazione media annua − 0.23%; intervallo di confidenza (IC): − 0.26% a − 0.20% e da 12.24% a 10.59%; variazione media annua − 0.18%; IC: − 0.24% a − 0.13%)

Conclusioni. Questo studio a livello nazionale suggerisce che I-MR e 1-Y-MR sono ancora elevate, anche se in diminuzione nel tempo. I pazienti anziani e quelli con SC al momento del ricovero indice presentano un rischio particolarmente elevato di eventi fatali, indipendentemente dal genereIntroduzione. L’esito nei pazienti con Infarto Miocardico Acuto (IMA) può variare sensibilmente in considerazione del rischio basale. Utilizzando una coorte di IMA definita sulla base di un database amministrativo nazionale, completo e universale, abbiamo analizzato l’impatto di genere, età e scompenso cardiaco (SC) sui trend di mortalità.

Metodi. Si tratta di uno studio nazionale che analizza una coorte di pazienti ricoverati con IMA dal 2009 al 2018 in tutti gli ospedali italiani. Sono stati valutati il tasso di mortalità intraospedaliero (I-MR) e il tasso di mortalità post-dimissione a 1 anno (1-Y-MR).

Risultati. Tra gli 1,000,965 eventi IMA inclusi nell’analisi, il 43.6% si sono verificati in pazienti di età ≥75 anni, il 34.7% in pazienti di genere femminile e il 21.8% in pazienti con IMA complicate da SC nel ricovero indice (Figura 1). Sia la I-MR sia la 1-Y-MR sono diminuite significativamente nel tempo (rispettivamente da 8.87% a 6.72%; variazione media annua − 0.23%; intervallo di confidenza (IC): − 0.26% a − 0.20% e da 12.24% a 10.59%; variazione media annua − 0.18%; IC: − 0.24% a − 0.13%)

Conclusioni. Questo studio a livello nazionale suggerisce che I-MR e 1-Y-MR sono ancora elevate, anche se in diminuzione nel tempo. I pazienti anziani e quelli con SC al momento del ricovero indice presentano un rischio particolarmente elevato di eventi fatali, indipendentemente dal genereIntroduzione. L’esito nei pazienti con Infarto Miocardico Acuto (IMA) può variare sensibilmente in considerazione del rischio basale. Utilizzando una coorte di IMA definita sulla base di un database amministrativo nazionale, completo e universale, abbiamo analizzato l’impatto di genere, età e scompenso cardiaco (SC) sui trend di mortalità.

Metodi. Si tratta di uno studio nazionale che analizza una coorte di pazienti ricoverati con IMA dal 2009 al 2018 in tutti gli ospedali italiani. Sono stati valutati il tasso di mortalità intraospedaliero (I-MR) e il tasso di mortalità post-dimissione a 1 anno (1-Y-MR).

Risultati. Tra gli 1,000,965 eventi IMA inclusi nell’analisi, il 43.6% si sono verificati in pazienti di età ≥75 anni, il 34.7% in pazienti di genere femminile e il 21.8% in pazienti con IMA complicate da SC nel ricovero indice (Figura 1). Sia la I-MR sia la 1-Y-MR sono diminuite significativamente nel tempo (rispettivamente da 8.87% a 6.72%; variazione media annua − 0.23%; intervallo di confidenza (IC): − 0.26% a − 0.20% e da 12.24% a 10.59%; variazione media annua − 0.18%; IC: − 0.24% a − 0.13%)

Conclusioni. Questo studio a livello nazionale suggerisce che I-MR e 1-Y-MR sono ancora elevate, anche se in diminuzione nel tempo. I pazienti anziani e quelli con SC al momento del ricovero indice presentano un rischio particolarmente elevato di eventi fatali, indipendentemente dal genereIntroduzione. L’esito nei pazienti con Infarto Miocardico Acuto (IMA) può variare sensibilmente in considerazione del rischio basale. Utilizzando una coorte di IMA definita sulla base di un database amministrativo nazionale, completo e universale, abbiamo analizzato l’impatto di genere, età e scompenso cardiaco (SC) sui trend di mortalità.

Metodi. Si tratta di uno studio nazionale che analizza una coorte di pazienti ricoverati con IMA dal 2009 al 2018 in tutti gli ospedali italiani. Sono stati valutati il tasso di mortalità intraospedaliero (I-MR) e il tasso di mortalità post-dimissione a 1 anno (1-Y-MR).

Risultati. Tra gli 1,000,965 eventi IMA inclusi nell’analisi, il 43.6% si sono verificati in pazienti di età ≥75 anni, il 34.7% in pazienti di genere femminile e il 21.8% in pazienti con IMA complicate da SC nel ricovero indice (Figura 1). Sia la I-MR sia la 1-Y-MR sono diminuite significativamente nel tempo (rispettivamente da 8.87% a 6.72%; variazione media annua − 0.23%; intervallo di confidenza (IC): − 0.26% a − 0.20% e da 12.24% a 10.59%; variazione media annua − 0.18%; IC: − 0.24% a − 0.13%)

Conclusioni. Questo studio a livello nazionale suggerisce che I-MR e 1-Y-MR sono ancora elevate, anche se in diminuzione nel tempo. I pazienti anziani e quelli con SC al momento del ricovero indice presentano un rischio particolarmente elevato di eventi fatali, indipendentemente dal genereIntroduzione. L’esito nei pazienti con Infarto Miocardico Acuto (IMA) può variare sensibilmente in considerazione del rischio basale. Utilizzando una coorte di IMA definita sulla base di un database amministrativo nazionale, completo e universale, abbiamo analizzato l’impatto di genere, età e scompenso cardiaco (SC) sui trend di mortalità.

Metodi. Si tratta di uno studio nazionale che analizza una coorte di pazienti ricoverati con IMA dal 2009 al 2018 in tutti gli ospedali italiani. Sono stati valutati il tasso di mortalità intraospedaliero (I-MR) e il tasso di mortalità post-dimissione a 1 anno (1-Y-MR).

Risultati. Tra gli 1,000,965 eventi IMA inclusi nell’analisi, il 43.6% si sono verificati in pazienti di età ≥75 anni, il 34.7% in pazienti di genere femminile e il 21.8% in pazienti con IMA complicate da SC nel ricovero indice (Figura 1). Sia la I-MR sia la 1-Y-MR sono diminuite significativamente nel tempo (rispettivamente da 8.87% a 6.72%; variazione media annua − 0.23%; intervallo di confidenza (IC): − 0.26% a − 0.20% e da 12.24% a 10.59%; variazione media annua − 0.18%; IC: − 0.24% a − 0.13%)

Conclusioni. Questo studio a livello nazionale suggerisce che I-MR e 1-Y-MR sono ancora elevate, anche se in diminuzione nel tempo. I pazienti anziani e quelli con SC al momento del ricovero indice presentano un rischio particolarmente elevato di eventi fatali, indipendentemente dal genere