Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

Valutazione preliminare a 30-60 giorni dell’efficacia di Inclisiran.

Caporale Roberto Cosenza (Cosenza) – Cardiologia Interventistica- Ospedale Civile Dell’Annunziata | Battista Federico Cosenza (Cosenza) – Cardiologia Interventistica – Ospedale Civile Dell’Annunziata | Chiappetta Daniela Cosenza (Cosenza) – Cardiologia Interventistica – Ospedale Civile Dell’Annunziata | Alberti Saverio Cosenza (Cosenza) – Cardiologia Interventistica – Ospedale Civile Dell’Annunziata | Leone Angelo Cosenza (Cosenza) – Cardiologia Interventistica – Ospedale Civile Dell’Annunziata | Greco Francesco Cosenza (Cosenza) – Cardiologia Interventistica – Ospedale Civile Dell’Annunziata

Inclisiran è uno small-interfering RNA che silenzia in maniera selettiva con due somministrazioni all’anno la sintesi epatica della proteina PCSK-9, aumentando la disponibilità di recettori delle LDL. La conseguente riduzione dei livelli di LDL circolanti registrata nei trial, quando associato a terapia con statina ed ezetimibe, è del 50% con insorgenza dell’effetto a 14 giorni dalla prima somministrazione.

Riportiamo l’iniziale esperienza di utilizzo di Inclisiran in tre pazienti maschi affetti da cardiopatia ischemica post-infartuale sottoposti a rivascolarizzazione (due con PCI, uno con BPAC) da uno a tre anni prima. I pazienti erano in trattamento con ezetimibe 10 mg/die ed atorvastatina ad alto dosaggio (due con 80 mg, uno con 40 mg/die). I livelli di LDL erano superiori a quelli raccomandati in pazienti a rischio cardiovascolare molto alto dalle linee-guida dalle Società Europea di Cardiologia (media 90, range 87-95). I pazienti sono stati informati dei dati disponibili su Inclisiran acconsentendo alle modalità di utilizzo. La somministrazione sottocutanea è stata effettuata da un medico in ambulatorio ospedaliero. È stato effettuato il controllo dei valori lipidici al 30° giorno.

Due pazienti hanno continuato la terapia orale registrando una riduzione dei valori del 58% (media 38 mg/dL, range 22-55). Un paziente, informato della necessità di continuare il trattamento orale, ha spontaneamente sospeso l’assunzione di statina e ezetimibe, con un aumento a 30 giorni delle LDL del 50% (131 vs 87 mg/dL). Al controllo dopo 30 giorni dalla ripresa della terapia orale il valore è risultato di 44 mg/dL, una riduzione pari al 49% rispetto al basale. Non si sono registrati eventi avversi.

I dati a 30-60 giorni su tre pazienti trattati con Inclisiran mostrano che la sua aggiunta al trattamento con statina ed ezetimibe ha determinato una riduzione media del colesterolo LDL del 55% consentendo il raggiungimento del target nel 100% dei casi.

La favorevole interazione tra le tre classi di farmaci rappresenta una strategia clinica efficace in pazienti a rischio cardiovascolare molto alto. Il caso di sospensione del trattamento orale sembra suggerire una spiccata interazione dell’effetto di Inclisiran con la terapia statinica. La somministrazione da parte di operatore sanitario rappresenta un’opportunità di migliore gestione del follow-up, consentendo un controllo dell’aderenza terapeutica e un’opportunità di rivalutazione delle terapie concomitanti.