Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

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DISPOSITIVO DI COMPRESSIONE MECCANICA (LUCAS®) IN SALA DI EMODINAMICA: ANALISI RETROSPETTIVA DI UN SINGOLO CENTRO

B. Dal Passo, L. S. Cardelli , A. Capecchi, G. Nobile, L. Canovi, F. Frascaro, L. Zanarelli, L. Piscitelli, G. Casella
UNITÀ DI CARDIOLOGIA, AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA DI FERRARA, UNITÀ DI CARDIOLOGIA, AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA DI FERRARA, AZIENDA USL DI BOLOGNA, OSPEDALE MAGGIORE BOLOGNA, AZIENDA USL DI BOLOGNA, OSPEDALE MAGGIORE BOLOGNA, UNITÀ DI CARDIOLOGIA, AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA DI FERRARA, UNITÀ DI CARDIOLOGIA, AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA DI FERRARA, UNITÀ DI CARDIOLOGIA, AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA DI FERRARA, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO, AZIENDA USL DI BOLOGNA, OSPEDALE MAGGIORE BOLOGNA

Background: La sopravvivenza dell’arresto cardio-circolatorio (ACC) intra- o extra-ospedaliero dipende dalla tempestività della rianimazione cardiopolmonare (RCP) e dalla sua qualità. Durante il trasporto, in sala di emodinamica o quando la rianimazione sia prolungata, la disponibilità di massaggiatori meccanici aumenta la qualità della RCP ed è raccomandata in queste situazioni specifiche dalle Linee Guida AHA 2020.  Metodi: Analisi retrospettiva dei pazienti andati incontro ad ACC nelle Sale di Emodinamica o in UTIC dell’Ospedale Maggiore gestiti con RCP e applicazione di un dispositivo di compressione toracica (LUCAS® 3) tra il 2020 e il 2021.  Risultati: La popolazione dello studio si compone di 21 pazienti di cui 16 uomini (76%) e 5 donne (24%) con età mediana pari a 71 anni (IQR 58-80), tutti sottoposti a procedura invasiva (coronarografia, angioplastica o valvuloplastica aortica) nel peri-arresto: 17 pazienti (81%) con ACC durante STEMI, 3 (14%) durante NSTEMI e una paziente in edema polmonare acuto da stenosi aortica severa. In 6 casi (29%) il ritmo d’esordio dell’ACC era defibrillabile, nei restanti un’attività elettrica senza polso. Tra i pazienti ammessi con STEMI, 4 (24%) hanno presentano ACC extra-ospedaliero e il LUCAS® era già stato applicato dagli operatori del 118 prima dell’ingresso in sala. Negli altri casi il LUCAS® è stato posizionato in sala, prima o durante la procedura; in tutti i casi, tranne due, la procedura è stata conclusa. Le manovre rianimatorie hanno previsto, oltre al LUCAS®, l’utilizzo di defibrillatore esterno, intubazione orotracheale, somministrazione di vasopressori e, in 3 casi (14%) il contemporaneo posizionamento di contropulsatore aortico (IABP). Il tempo mediano intercorso tra l’ACC e l’applicazione del LUCAS® è stato di 6.3 minuti (IQR 4.3-10.3) – il device è stato sempre posizionato dopo almeno 2 cicli di massaggio cardiaco esterno manuale senza ripristino del circolo – e la durata mediana dell’RCP di 57 minuti (IQR 46-81) . Non sono state osservate complicanze legate all’impianto del device. La sopravvivenza all’uscita dalla sala di emodinamica è stata del 24% e alla dimissione del 14%. Conclusione: L’uso di massaggiatori meccanici durante l'arresto cardio-circolatorio consente una miglior gestione del personale sanitario impegnato nell’RCP di lunga durata e il completamento della procedura invasiva. Purtroppo non modifica sostanzialmente la sopravvivenza dei pazienti come segnalato dalla letteratura.