Background: La sopravvivenza dell’arresto cardio-circolatorio (ACC) intra- o extra-ospedaliero dipende dalla tempestività della rianimazione cardiopolmonare (RCP) e dalla sua qualità. Durante il trasporto, in sala di emodinamica o quando la rianimazione sia prolungata, la disponibilità di massaggiatori meccanici aumenta la qualità della RCP ed è raccomandata in queste situazioni specifiche dalle Linee Guida AHA 2020. Metodi: Analisi retrospettiva dei pazienti andati incontro ad ACC nelle Sale di Emodinamica o in UTIC dell’Ospedale Maggiore gestiti con RCP e applicazione di un dispositivo di compressione toracica (LUCAS® 3) tra il 2020 e il 2021. Risultati: La popolazione dello studio si compone di 21 pazienti di cui 16 uomini (76%) e 5 donne (24%) con età mediana pari a 71 anni (IQR 58-80), tutti sottoposti a procedura invasiva (coronarografia, angioplastica o valvuloplastica aortica) nel peri-arresto: 17 pazienti (81%) con ACC durante STEMI, 3 (14%) durante NSTEMI e una paziente in edema polmonare acuto da stenosi aortica severa. In 6 casi (29%) il ritmo d’esordio dell’ACC era defibrillabile, nei restanti un’attività elettrica senza polso. Tra i pazienti ammessi con STEMI, 4 (24%) hanno presentano ACC extra-ospedaliero e il LUCAS® era già stato applicato dagli operatori del 118 prima dell’ingresso in sala. Negli altri casi il LUCAS® è stato posizionato in sala, prima o durante la procedura; in tutti i casi, tranne due, la procedura è stata conclusa. Le manovre rianimatorie hanno previsto, oltre al LUCAS®, l’utilizzo di defibrillatore esterno, intubazione orotracheale, somministrazione di vasopressori e, in 3 casi (14%) il contemporaneo posizionamento di contropulsatore aortico (IABP). Il tempo mediano intercorso tra l’ACC e l’applicazione del LUCAS® è stato di 6.3 minuti (IQR 4.3-10.3) – il device è stato sempre posizionato dopo almeno 2 cicli di massaggio cardiaco esterno manuale senza ripristino del circolo – e la durata mediana dell’RCP di 57 minuti (IQR 46-81) . Non sono state osservate complicanze legate all’impianto del device. La sopravvivenza all’uscita dalla sala di emodinamica è stata del 24% e alla dimissione del 14%. Conclusione: L’uso di massaggiatori meccanici durante l'arresto cardio-circolatorio consente una miglior gestione del personale sanitario impegnato nell’RCP di lunga durata e il completamento della procedura invasiva. Purtroppo non modifica sostanzialmente la sopravvivenza dei pazienti come segnalato dalla letteratura.