Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

Tachicardia a QRS estremamente larghi in corso di severa iperkaliemia: l’importanza del monitoraggio della terapia con MRA

Ciampi Claudio Mario Milano (Milano) – Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda | Baroni Matteo Milano (Milano) – Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda | Maloberti Alessandro Milano (Milano) – Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda | Ghidini Simone Milano (Milano) – Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda | Mazzone Patrizio Milano (Milano) – Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda | Giannattasio Cristina Milano (Milano) – Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda

Sebbene rara nella popolazione generale, l’iperkalemia può interessare sino al 50% dei pazienti con scompenso cardiaco specie se in terapia con MRA e/o concomitante IRC. Essendo il potassio il principale catione intracellulare, l’iperkaliemia è causa di una profonda alterazione del potenziale d’azione risultante nella manifestazione di attese alterazioni elettrocardiografiche(onde P di basso voltaggio, BAV, QRS largo, onde T appuntite) e di possibili aritmie. Caso clinico.Una donna di 77 anni accede in PS per dispnea.In anamnesi ritroviamo un IRC 3° stadio ed un quadro di HFrEF con un recente ricovero per SCC in medicina da cui la paziente è stata dimessa con un dosaggio sovraterapeutico di MRA (canrenone 300 mg/die).La paziente si presenta in compenso di circolo con una obiettività negativa per quadri di congestione. All’ECG di ingresso rileviamo una FC di 95 bpm e dei complessi QRS regolari estremamente larghi(280 ms) per cui viene sospettata una possibile concomitante disionia che viene confermata mediante EGA (K 9 mmol/l).Non potendo evidenziare delle onde P e una regolare conduzione A-V è stato necessario svolgere una diagnosi differenziale tra una TV ed una TSV con QRS largo secondariamente alla disionia.L’evidenza di un battito di fusione, una concordanza negativa dei QRS nelle precordiali e un asse cardiaco con deviazione assiale destra estrema hanno portato ad una diagnosi di TV lenta per cui è stata eseguita una CVE ed impostata una terapia medica per l’iperkaliemia.Ai successivi ECG di controllo sono state riscontrate alterazioni ECG consensuali ai livelli di potassio misurati:
Post CVE con K 8 mmol/l rileviamo dei QRS regolari ancora larghi(180ms) ed un FC di 65 bpm nel contesto di un ritmo in cui non evidenziamo onde P come da possibile ritmo giunzionale o ritmo “seno-ventricolare” talvolta descritto in quadri di iperkalemia come espressione di un quadro di ineccitabilità del miocardio atriale ad eccezione delle fibre di conduzione.
Dopo 1 ora con K 6.3 mmol/l: QRS di normale durata con una FC di 60 bpm e un ritmo sinusale seppur con p di basso voltaggio e concomitante BAV di I grado successivamente regredito con la normalizzazione dei livelli di kaliemia, stabili dopo la sospensione del canrenone.
Essendo molteplici gli effetti dell’iperkaliemia, un attento monitoraggio della terapia con MRA e della kaliemia risulta avere un ruolo centrale nella prevenzione e nell’inquadramento diagnostico di aritmie ed alterazioni ecg in pazienti con HFrEF.