Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

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FISTOLA MITRALICA IN PAZIENTE CON ESITI DI PREGRESSA TAVI: A CASE REPORT

M. I. Gioia, A. Rinaldi, M. Milo, A. De Castro , G. Ignone
OSPEDALE PERRINO, OSPEDALE PERRINO, OSPEDALE PERRINO, OSPEDALE PERRINO, OSPEDALE PERRINO

L'endocardite infettiva (IE) successiva alla sostituzione della valvola aortica transcatetere (TAVR) è stata associata a una prognosi infausta. Lo sviluppo di una fistola aorto-atriale (AAF) è una complicanza rara ma problematica dell'EI, che può essere confermata con l'ecocardiografia transesofagea.   Un uomo di 55 anni, asmatico ed allergico (Penicillina ed ASA) afferiva in PS per iperpiressia resistente a terapia e veniva ricoverato in Medicina per gli accertamenti e le cure del caso.    In anamnesi patologica remota: cardiopatia ischemica ad evoluzione dilatativa-ipocinetica, già rivascolarizzata per via chirurgica (BPAC nel 1996) e percutanea (nel 2006 e nel 2016);  esiti di sostituzione valvolare aortica con protesi biologica per via percutanea (TAVI nel 2018).  In anamnesi  patologica prossima: ricovero in Neurochirurgia circa 9 mesi prima per emorragia cerebrale ed impianto di ICD biventricolare presso altra sede circa 6 mesi prima   All’ecocardiogramma eseguito all’ingresso evidenza di formazione isoecogena sul lembo mitralico per cui veniva consigliato approfondimento con ETE. Le emocolture eseguite durante ricovero risultavano positive per S. Epidermidis Oxacillina resistente. Dopo pochi giorni per improvviso peggioramento del quadro respiratorio il paziente veniva sottoposto ad intubazione oro-tracheale e trasferito in Rianimazione. L’ ecocardiogramma transesofageo (figura) eseguito in urgenza documentava:  "fistola sul lembo anteriore della mitrale con flusso di grado medio-severo diretto dal tratto di efflusso del ventricolo sinistro alla parete postero-laterale dell’atrio sinistro.” Veniva avviata, su indicazione del consulente infettivologo, terapia antibiotica endovenosa con Vancomicina e Gentamicina. In considerazione della gravità del quadro clinico (paziente sedato, intubato) il consulente cardiochirurgico escludeva intervento in urgenza.  Nei giorni successivi si assisteva a progressivo miglioramento dell’emodinamica  e del quadro respiratorio, per cui  il paziente veniva trasferito presso la nostra UTIC e poi avviato presso la Cardiochirurgia di Bari per essere sottoposto ad intervento di sostituzione valvolare mitralica.  In letteratura, i pazienti con estensione perivalvolare di endocardite infettiva mostrano tassi di mortalità precoce e tardiva molto elevati e la chirurgia durante il ricovero per IE sembrava essere associata a risultati migliori.