Background. Neurolettici (NRL) e antidepressivi triciclici (TCA) possono essere correlati a QT prolongation, tuttavia il rischio di aritmia ventricolare e morte improvvisa indotti dai suddetti farmaci non è definito in modo univoco in letteratura. Il QTc è ritenuto il principale marker di rischio aritmico; la QTd è la dispersione dell'intervallo QT sull'ECG a 12 derivazioni ed è considerata un fattore predittivo di mortalità se >58; la variabilità del battito cardiaco (HRV) fornisce informazioni sul bilancio simpatico/vagale e sul rischio aritmico. Scopo dello studio. Valutare l’effetto dei principali farmaci psicotropi su QT Interval, QTc corretto tramite 4 formule (Bazett, Fridericia, Framingham e Hodges), QTd e HRV nel dominio del tempo e della frequenza, in un campione di pazienti con disturbi psichiatrici in trattamento psicofarmacologico. Materiale e Metodo. Sono stati raccolti i dati di 167 pazienti, in terapia con NRL tipici e atipici, TCA e stabilizzanti timici. Lo studio osservazionale ha previsto: 1) chart review di 84 pazienti ricoverati in Day Hospital, per rilevare: sesso, età, diagnosi, terapia, QTc al ricovero; 2) valutazione degli stessi parametri in 83 inpatients, ai quali è stato effettuato anche un ECG alla dimissione; 3) esecuzione di ECG Holter 24h nel sottogruppo (n=17) di pazienti che ha prestato il consenso all'esecuzione, per evidenziare l'incidenza di aritmie e studiare la HRV. Risultati. Non sono state riscontrate alterazioni significative del QTc in correlazione alla terapia in atto al ricovero e alla dimissione. Non sono emerse differenze statisticamente significative di classe per i NRL o aumento del rischio nella polifarmacy. L’uso di formule alternative ha confermato una sovrastima del QTc corretto BAZ. La QTd era alterata in 67 pazienti (51 pz: QTd ≥50, 12 pz: >60), l’HRV è risultata più bassa dei valori medi della popolazione generale,in entrambi i casi indipendentemente dalla terapia in atto. Conclusioni. La terapia psicofarmacologica in un ‘real world setting’ non ha mostrato modifiche significative dei parametri di rischio aritmico valutati. Il rischio aritmico è basso in assenza di altri risk factors e patologie concomitanti. La correzione del QT tramite FRI o HOD, il calcolo della QTd se QTc >450-470 ms. e lo studio della HRV nei pazienti con fattori di rischio per aritmie andrebbero considerati elementi da inserire nella routine clinica di follow-up dei pazienti in trattamento psicofarmacologico.