Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

P170

VALORE DELLO SCREENING ELETTROCARDIOGRAFICO PER LA DIAGNOSI PRECOCE DELLE CARDIOPATIE ARITMICHE E MALIGNE IN ETÀ PEDIATRICA

A. Elhyka, J. Fumanelli, G. Di Salvo, S. Iliceto, L. Leoni
AZIENDA OSPEDALE UNIVERSITÀ PADOVA, AZIENDA OSPEDALE UNIVERSITÀ PADOVA, AZIENDA OSPEDALE UNIVERSITÀ PADOVA, AZIENDA OSPEDALE UNIVERSITÀ PADOVA, AZIENDA OSPEDALE UNIVERSITÀ PADOVA

Background:L'elettrocardiogramma a 12 derivazioni (ECG) è uno strumento in grado di identificare anomalie del sistema di conduzione cardiaca che predispongono alla morte cardiaca improvvisa (SCD) in soggetti completamente asintomatici.Il tasso di morte cardiaca improvvisa in età pediatrica è stimato intorno a 1-1,5 casi per 100.000 individui e il 10-15% degli eventi si verifica durante l'attività fisica. È stata valutata l'importanza dell'elettrocardiogramma eseguito in età pediatrica nella diagnosi precoce di alterazioni elettrocardiografiche asintomatiche, suggestive per la presenza di cardiopatia elettrica o strutturale potenzialmente a rischio di morte improvvisa. Materiali e metodi: Abbiamo analizzato 623 pazienti di età compresa tra 0 e 16 anni che sono stati inviati all’ambulatorio di aritmologia pediatrica dell’Azienda Ospedale Università di Padova tra ottobre 2013 e marzo 2020. I pazienti sono stati indirizzati al nostro ambulatorio si secondo livello dopo un primo riscontro di alterazioni elettrocardiografiche, a seguito di screening ECG eseguito per attività sportiva. Tutti i pazienti sono stati valutati con anamnesi ed ECG. Successivamente, a seconda del tipo di patologia sospettata, sono stati effettuati Holter ECG, Test ergometrico, ecocardiogramma, RMN per effettuare un'adeguata stratificazione del rischio Risultati: dei 623 pazienti valutati 393 (63%) sono stati inviati dalla medicina sportiva, 179 (29%) dal pediatra ospedaliero o di libera scelta e 51 pazienti (8%) sono stati inviati dopo l'ECG eseguita presso strutture ospedaliere per familiarità. Il 45% dei pazienti (280) è stata inviata per sospetta WPW; 124 pazienti (20%) per BEV e sospetta ARVD; 85 pazienti (14%) per sospetto QT lungo, 31 pazienti (5%) per sospetto pattern Brugada; 7 pazienti (1%) sospettavano di CPVT; 8 pazienti (1%) per alterazioni elettrocardiografiche con sospette per HCM; 1 paziente (0,01%) sospetto QT corto e 88 pazienti (14%) per altri disturbi aritmici non a rischio di morte improvvisa. La diagnosi di WPW è stata confermata in 280 pazienti (100%), LQTS in 45 pazienti (52%), SQTS in 1 paziente (100%), S. di Brugada in 8 pazienti (25%), CPVT in 5 pazienti (71%), HCM in 8 pazienti (100%) e ARVD in 6 pazienti (5%). Conclusioni: Il nostro studio mostra l’importanza che lo screening elettrocardiografico in età pediatrica consente la diagnosi e il successivo trattamento precoce delle cardiopatie aritmiche potenzialmente letali.