Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

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EFFICACIA E SICUREZZA DEI DOACS: CONFERME DI APPROPRIATEZZA DA ESPERIENZA DI “REAL WORLD”

M. Ciavolella, M. R. Cianfrocca, C. Braccioli, R. Ceccacci, S. Bisegni, M. De Carolis, F. Ciavolella, F. Bidolli, D. Frongillo, G. Sarli
UOC CARDIOLOGIA-UTIC, OSP. S.SEBASTIANO, ASL RM/6, UOC CARDIOLOGIA-UTIC, OSP. S.SEBASTIANO, ASL RM/6, UOC CARDIOLOGIA-UTIC, OSP. S.SEBASTIANO, ASL RM/6, UOC CARDIOLOGIA-UTIC, OSP. S.SEBASTIANO, ASL RM/6, UOC CARDIOLOGIA-UTIC, OSP. S.SEBASTIANO, ASL RM/6, UOC CARDIOLOGIA-UTIC, OSP. S.SEBASTIANO, ASL RM/6, CARDIOLOGIA OSP. S.ANDREA, UNIVERSITÀ LA SAPIENZA , INGEGNERIA FISICA, POLITECNICO DI MILANO, UOC CARDIOLOGIA-UTIC, OSP. S.SEBASTIANO, ASL RM/6, UOC CARDIOLOGIA-UTIC, OSP. S.SEBASTIANO, ASL RM/6

Scopo di questa analisi è valutare l’impiego ed i risultati degli anticoagulanti orali diretti (DOACs) negli anni, in un gruppo di pazienti con comorbilità multiple ed a rischio cardioembolico medio-elevato. In questi anni il nostro Ambulatorio Terapia Anticoagulante ha seguito 929 pazienti (età media al primo accesso 76,5+9,2 anni, range: 29-99 anni; 501 uomini), 848 con fibrillazione/flutter atriale non valvolare, e 81 con recente tromboembolismo venopolmonare (TEVP). In 302 pazienti (32,5%) vi erano precedenti cardiovascolari, anche combinati: coronaropatia (146), vasculopatia carotidea o periferica (109), ictus o ischemia cerebrale (116). Il CHA2DS2-VASc e l’HASBLED score medi iniziali erano rispettivamente di 3,9 e 2,3 punti. I pazienti sono stati inizialmente trattati con Apixaban (A) (301, 89 a dose ridotta, per caratteristiche clinico-prescrittive), Dabigatran (D) (332, 256 a dose ridotta), Edoxaban (E) (161, 83 a dose ridotta), Rivaroxaban (R) (135, 53 a dose ridotta). Tutti i pazienti sono stati sottoposti a controlli clinico-strumentali periodici, rivalutandone ciclicamente il profilo di rischio, a fini di appropriatezza di indicazione e dose. Durante un follow-up medio di 3,8 anni (range: 6 mesi-9 anni), per complessivi 3530,2 anni*paziente, 57 pazienti hanno interrotto la terapia con DOAC per: insufficienza renale severa (12), emorragie ripetute (6), criteri clinici (19), impianto di protesi valvolare meccanica (7), riscontro di trombofilia (5), chiusura dell’auricola (3), fragilità (5). Nei rimanenti 872 pazienti si sono verificati 33 ictus (7 recidive), 11 recidive di TEVP, 17 emorragie maggiori, 24 emorragie clinicamente rilevanti, 71 emorragie minori. Nel corso degli anni, una riduzione di dose si è resa necessaria in 101 pazienti (11,6%: 31 in A, 25 in D, 16 in E, 29 in R), per criteri clinici/prevenzione secondaria (28), insufficienza renale (56), emorragie (17). La sostituzione con altro DOAC si è verificata in 104 pazienti (11,9%: 7 in A, 71 in D, 5 in E, 21 in R), per insufficienza renale (29), disturbi digestivi (27), emorragie (32), eventi trombotici (6), intolleranza al lattosio (3), reazioni allergiche (7). Il controllo periodico dei pazienti in terapia con DOACs ne ha confermato i dati di affidabilità e sicurezza anche su una popolazione a rischio tromboembolico medio-elevato. Inoltre, tale modalità di gestione può favorirne anche l’appropriatezza prescrittiva, nonché un follow-up integrato nel tempo di questi pazienti.