Presentiamo il caso di un paziente di 55 anni, iperteso, senza altri fattori di rischio cardiovascolare e precedenti cardiovascolari degni di nota. Affetto da linfoma, di derivazione dai linfociti B periferici di grado I/II, diagnosticato a gennaio 2018, sottoposto a chemioterapia sec schema R-CHOP e ha proseguito fino a settembre 2021 immunoterapia (Rituximab). Alla valutazione cardiologica di controllo a settembre 2022 riferisce dispnea per sforzi moderati e alcuni episodi di dolore toracico di tipo puntorio, di breve durata, non associati a sintomi neurovegetativi. L'Ecocardiogramma documentava una Funzione sistolica globale ventricolare sinistra ai limiti inferiori della norma valutata con Eco3D (FE 53%). GLS -17.6%. L'ECG nella norma. E' stata consigliata e programmata una Coro-Tc che ha documentato la presenza sul tratto medio dell'arteria discendente anteriore di placca ateromasica in parte calcifica che si estende per circa 5 mm e che determina la riduzione dell'area del 67% e del diametro del 70% pertanto il paziente e' stato sottoposto a esame coronarografico con angioplastica con impianto di Stent medicato su IVA. Questo caso dimostra come sia importante eseguire un attento follow-up nel paziente oncologico e come le metodiche di imaging opportunamente utilizzate possono esserci di aiuto nella diagnosi e nel trattamento.