Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

Tachimiocardiopatia PVC-correlata dal Summit Ventricolare Sinistro: un case report

Di Fraia Francesco Termoli (Campobasso) – Termoli/ Ospedale Del Mare | Canciello Michelangelo Napoli (Napoli) – Ospedale Del Mare | Izzo Gennaro Napoli (Napoli) – Ospedale Del Mare | Calvanese Raimondo Napoli (Napoli) – Ospedale Del Mare

Riassunto: Un paziente di 76 anni si presentava per la comparsa di vari episodi sincopali e lipotimici. L’ECG mostrava frequenti battiti ectopici ventricolari (BEV) con asse inferiore e concordanza positiva nelle precordiali (transizione in V3), con all’ecocardiogramma una depressione moderata della funzione ventricolare sinistra. All'esame coronarografico si escludeva eziologia ischemica per assenza di stenosi significative delle coronarie epicardiche. La RM cardiaca successiva confermava la ridotta contrattilità in assenza di LGE. La registrazione ECG Holter delle 24 h mostrava un elevato burden extrasistolico(ca 25.000 BEV), nonostante terapia antiaritmica, associato ad un progressivo peggioramento della funzione ventricolare sn. Si poneva pertanto indicazione alla ablazione mediante RF. In considerazione della morfologia dei BEV si eseguiva un mappaggio ad alta densità. Il mappaggio del ventricolo dx non mostrava significativo anticipo dell’EGM locale rispetto al QRS di superficie, per cui si eseguiva un mappaggio del ventricolo sinistro (approccio retrogrado transaortico) con evidenza al tratto di efflusso di leggero anticipo (ca 15ms) rispetto ai BEV e discreta percentuale di pacemapping. Pertanto si procedeva al mappaggio della regione epicardica, avanzando il catetere decapolare in seno coronarico fino alla vena interventricolare anteriore (AIV). Il mappaggio dell'AIV mostrava significativo anticipo rispetto ai BEV (>30ms) ed al pacemapping di tale regione una concordanza del 92% con un segnale unipolare negativo(QS). Dati i rischi correlati alla RF in CS si procedeva ad un primo tentativo di erogazione sul versante endocardico sn in corrispondenza della proiezione del catetere in AIV, ottenendo la soppressione solo temporanea dei BEV. Successivamente, dopo aver visualizzato alla coronarografia una distanza ablatore- biforcazione IVA-Cx > 1 cm, si procedeva ad erogazione di RF all’interno del CS distale in corrispondenza dell'AIV, ottenendo la soppressione completa dei BEV. Al follow-up di sei mesi la funzione contrattile del Vsn è migliorata (FE 50%) in assenza di ricomparsa dei BEV.  Discussione: L’approccio epicaridico mediante il seno coronarico è un metodo efficacie per il mappaggio e l’ablazione di aritmie dal Summit sinistro. Tale strategia permette di ottenere un’adeguata indagine di questo territorio epicardico  prima di tentare approcci maggiormente invasivi che richiederebbero la presenza di uno stand-by cardiochirurgico.