Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

P167

ANOMALIE ECGRAFICHE E DUPLICE FISTOLA CORONARICA

A. Viele, A. Trivisonno, N. Porchetta, L. Guerrera, G. Giannotti, B. Cuzzola, A. R. Colavita
P.O. ANTONIO CARDARELLI, P.O. ANTONIO CARDARELLI , P.O. ANTONIO CARDARELLI, P.O. ANTONIO CARDARELLI, P.O. ANTONIO CARDARELLI, P.O. ANTONIO CARDARELLI, P.O. ANTONIO CARDARELLI

Una fistola coronarica (CAF) è definita come un’anomala comunicazione tra un ramo coronarico e una camera cardiaca o un grosso vaso intra-toracico. Le CAF rappresentano una rara anomalia coronarica, prevalentemente congenita, descritte per la prima volta nel 1856 da Krause. L’incidenza nella popolazione generale riportata in letteratura si stima essere dello 0.002%. Il riscontro di una CAF durante un esame angiografico è per lo più accidentale. Nel 50% dei casi originano dalla coronaria destra, nel 30% dei casi dell’IVA e nella restante percentuale dalla Cx. Le CAF drenano in camere a bassa pressione (ventricolo destro o atrio di destra, vena cava superiore, seno coronarico o arteria polmonare). Si distinguono CAF di piccole o medie dimensioni, che hanno decorso silente, da forme di grosse dimensioni che hanno manifestazioni cliniche variabili in base all’entità dello shunt e al sovraccarico emodinamico della camera ricevente. Descriviamo il caso di una paziente di 57 anni, ipertesa in trattamento con ACE inibitori, ricoverata per frattura di femore a seguito di trauma stradale. L’ECG mostrava onde T bifasiche in sede anteriore, già presenti in precedenti ECG in visione. L’ecocardiogramma documentava normale funzione sistolica e spessori parietali, in assenza di valvulopatie di rilievo. La paziente era asintomatica per angor e/o dispnea. La coronarografia mostrava rami epicardici indenni da lesioni, con presenza di duplice fistola coronarica: una a partenza da un ramo settale dell’IVP e la seconda a partenza da rami distali del ramo intermedio. Sebbene le CAF decorrano in forme spesso silenti e senza conseguenze rilevanti per il paziente è bene acquisire più informazioni possibili in merito al significato funzionale e alle connessioni anatomiche. Sono stati, infatti, descritti casi di morte improvvisa in pazienti in cui la presenza di CAF determinava forme di ischemia miocardica dovuta al meccanismo di “furto” della CAF. La valutazione del paziente a livello ecocardiografico per individuare anomalie congenite associate, presenza di sovraccarico di pressione delle camere riceventi e l’entità dello shunt evidente alla coronarografia sono step fondamentali per la corretta gestione delle CAF. Nel nostro caso la scelta si è rivolta alla sola ottimizzazione della terapia medica con introduzione di un farmaco beta-bloccante (per ridurre il minimo sovraccarico di volume legato alle due fistole coronariche).