Background: Tra le diverse manifestazioni cardiovascolari (CV) dell’infezione da SARS-CoV2 (COVID), grande attenzione è stata data alle aritmie e, in particolare, alla fibrillazione atriale (FA). La finalità del nostro studio era di analizzare l’incidenza di episodi di fibrillazione atriale nei pazienti ospedalizzati per COVID e di valutarne i predittori e la relazione con la mortalità intraospedaliera per tutte le cause.
Metodi: Abbiamo arruolato 3435 pazienti con infezione da SARS-CoV2 ricoverati in quattro ospedali del Nord Italia. Abbiamo raccolto dati su anamnesi, parametri vitali, eventuale ammissione in terapia intensiva, test di laboratorio e trattamento farmacologico. Come outcome sono stati considerati l’incidenza di fibrillazione atriale e la mortalità intraospedaliera per tutte le cause.
Risultati: 145 (4.2%) pazienti hanno manifestato FA durante l’ospedalizzazione, con un tempo mediano di 3 giorni (IQR: 0, 11.5) dall’ammissione. I pazienti che hanno avuto FA erano più anziani, avevano minor eGFR, minor conta piastrinica e linfocitaria, livelli più alti di PCR, erano ammessi più di frequente in terapia intensiva e avevano una mortalità maggiore. Al modello di regressione di Cox i predittori significativi di comparsa di FA durante l’ospedalizzazione erano l’età più avanzata (HR 1.070; 95% CI: 1.048, 1.092), la storia di FA (HR 2.800; 95% CI: 1.465, 5.351), la cardiopatia ischemica (HR 0.324; 95% CI: 0.130, 0.811) e l’ammissione in terapia intensiva (HR 8.030; 95% CI: 4.511, 14.292). La comparsa di FA era un predittore di mortalità per tutte le cause (HR 1.679; 95% CI: 1.170, 2.410), insieme all’età (HR 1.053; 95% CI: 1.042, 1.065), alla demenza (HR 1.553; 95% CI 1.151, 2.095), alla conta piastrinica (HR 0.997; 95% CI: 0.996, 0.999), agli alti valori di PCR (HR 1.004; 95% CI: 1.003, 1.005) e all’eGFR ridotto (HR: 0.991; 95% CI: 0.986, 0.996)
Conclusioni: la fibrillazione atriale è l’aritmia principale nei pazienti con COVID-19 e la sua comparsa durante l’ospedalizzazione correla fortemente con la mortalità intraospedaliera.Background: Tra le diverse manifestazioni cardiovascolari (CV) dell’infezione da SARS-CoV2 (COVID), grande attenzione è stata data alle aritmie e, in particolare, alla fibrillazione atriale (FA). La finalità del nostro studio era di analizzare l’incidenza di episodi di fibrillazione atriale nei pazienti ospedalizzati per COVID e di valutarne i predittori e la relazione con la mortalità intraospedaliera per tutte le cause.
Metodi: Abbiamo arruolato 3435 pazienti con infezione da SARS-CoV2 ricoverati in quattro ospedali del Nord Italia. Abbiamo raccolto dati su anamnesi, parametri vitali, eventuale ammissione in terapia intensiva, test di laboratorio e trattamento farmacologico. Come outcome sono stati considerati l’incidenza di fibrillazione atriale e la mortalità intraospedaliera per tutte le cause.
Risultati: 145 (4.2%) pazienti hanno manifestato FA durante l’ospedalizzazione, con un tempo mediano di 3 giorni (IQR: 0, 11.5) dall’ammissione. I pazienti che hanno avuto FA erano più anziani, avevano minor eGFR, minor conta piastrinica e linfocitaria, livelli più alti di PCR, erano ammessi più di frequente in terapia intensiva e avevano una mortalità maggiore. Al modello di regressione di Cox i predittori significativi di comparsa di FA durante l’ospedalizzazione erano l’età più avanzata (HR 1.070; 95% CI: 1.048, 1.092), la storia di FA (HR 2.800; 95% CI: 1.465, 5.351), la cardiopatia ischemica (HR 0.324; 95% CI: 0.130, 0.811) e l’ammissione in terapia intensiva (HR 8.030; 95% CI: 4.511, 14.292). La comparsa di FA era un predittore di mortalità per tutte le cause (HR 1.679; 95% CI: 1.170, 2.410), insieme all’età (HR 1.053; 95% CI: 1.042, 1.065), alla demenza (HR 1.553; 95% CI 1.151, 2.095), alla conta piastrinica (HR 0.997; 95% CI: 0.996, 0.999), agli alti valori di PCR (HR 1.004; 95% CI: 1.003, 1.005) e all’eGFR ridotto (HR: 0.991; 95% CI: 0.986, 0.996)
Conclusioni: la fibrillazione atriale è l’aritmia principale nei pazienti con COVID-19 e la sua comparsa durante l’ospedalizzazione correla fortemente con la mortalità intraospedaliera.Background: Tra le diverse manifestazioni cardiovascolari (CV) dell’infezione da SARS-CoV2 (COVID), grande attenzione è stata data alle aritmie e, in particolare, alla fibrillazione atriale (FA). La finalità del nostro studio era di analizzare l’incidenza di episodi di fibrillazione atriale nei pazienti ospedalizzati per COVID e di valutarne i predittori e la relazione con la mortalità intraospedaliera per tutte le cause.
Metodi: Abbiamo arruolato 3435 pazienti con infezione da SARS-CoV2 ricoverati in quattro ospedali del Nord Italia. Abbiamo raccolto dati su anamnesi, parametri vitali, eventuale ammissione in terapia intensiva, test di laboratorio e trattamento farmacologico. Come outcome sono stati considerati l’incidenza di fibrillazione atriale e la mortalità intraospedaliera per tutte le cause.
Risultati: 145 (4.2%) pazienti hanno manifestato FA durante l’ospedalizzazione, con un tempo mediano di 3 giorni (IQR: 0, 11.5) dall’ammissione. I pazienti che hanno avuto FA erano più anziani, avevano minor eGFR, minor conta piastrinica e linfocitaria, livelli più alti di PCR, erano ammessi più di frequente in terapia intensiva e avevano una mortalità maggiore. Al modello di regressione di Cox i predittori significativi di comparsa di FA durante l’ospedalizzazione erano l’età più avanzata (HR 1.070; 95% CI: 1.048, 1.092), la storia di FA (HR 2.800; 95% CI: 1.465, 5.351), la cardiopatia ischemica (HR 0.324; 95% CI: 0.130, 0.811) e l’ammissione in terapia intensiva (HR 8.030; 95% CI: 4.511, 14.292). La comparsa di FA era un predittore di mortalità per tutte le cause (HR 1.679; 95% CI: 1.170, 2.410), insieme all’età (HR 1.053; 95% CI: 1.042, 1.065), alla demenza (HR 1.553; 95% CI 1.151, 2.095), alla conta piastrinica (HR 0.997; 95% CI: 0.996, 0.999), agli alti valori di PCR (HR 1.004; 95% CI: 1.003, 1.005) e all’eGFR ridotto (HR: 0.991; 95% CI: 0.986, 0.996)
Conclusioni: la fibrillazione atriale è l’aritmia principale nei pazienti con COVID-19 e la sua comparsa durante l’ospedalizzazione correla fortemente con la mortalità intraospedaliera.