Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

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IL LEGAME IMPREVEDIBILE: UN CASO DI FISTOLA ARTERIOSA CORONARICA POLMONARE CON RAMO ECTASICO CHE COLLEGA L'ARTERIA CORONARIA DESTRA CON IL PRIMO RAMO SETTALE DEL RAMO INTERVENTRICOLARE ANTERIORE

POLICLINICO SANT’ORSOLA-MALPIGHI (CARDIOLOGIA), POLICLINICO SANT’ORSOLA-MALPIGHI (CARDIOLOGIA), POLICLINICO SANT’ORSOLA-MALPIGHI (CARDIOLOGIA), POLICLINICO SANT’ORSOLA-MALPIGHI (CARDIOLOGIA), POLICLINICO SANT’ORSOLA-MALPIGHI (CARDIOLOGIA), POLICLINICO SANT’ORSOLA-MALPIGHI (CARDIOLOGIA)

Le fistole coronariche polmonari sono entità cliniche rare con un ampio spettro di potenziali manifestazioni cliniche. Il presente caso riguarda un uomo di ottantatre anni, forte fumatore, con una storia di cuore polmonare secondario a broncopneumopatia cronica ostruttiva severa e con recente diagnosi di adenocarcinoma polmonare metastatico. Per riscontro incidentale di negativizzazione dell’onda T in sede precordiale in assenza di sintomi e con curva troponinica negativa, il paziente veniva sottoposto a ecocardiogramma che documentava quadro di severa disfunzione ventricolare sinistra (FE 31%). Veniva quindi eseguita coronaro-TC che escludeva stenosi coronariche significative ma documentava la presenza di un ramo arterioso ectasico tra arteria coronaria destra e primo ramo settale con comunicazione diretta con l’arteria polmonare principale. Alla luce della severa disfunzione ventricolare sinistra veniva controindicata qualsiasi forma di chemioterapia e veniva avviato un percorso di radioterapia a scopo palliativo. Tre mesi più tardi tuttavia il paziente effettuava accesso in Pronto Soccorso per astenia e cachessia ingravescente aggravate da episodi presincopali. Durante la degenza il paziente presentava un episodio di dolore toracico atipico con curva troponinica significativa. Veniva pertanto eseguita HRCT e angio-TC polmonare che documentava progressione del quadro neoplastico con coinvolgimento polmonare bilaterale e metastasi ossee con concomitante quadro di embolia polmonare bilaterale segmentaria. L’ecocardiogramma confermava il quadro di severa disfunzione ventricolare sinistra e rilevava nuove aree di ipocinesia segmentaria compatibili con danno ischemico di nuova insorgenza. In considerazione del riscontro di embolia polmonare bilaterale e della connessione anomala tra arteria polmonare e coronaria destra e primo ramo settale, si ipotizzava che le nuove aree di ipocinesia fossero dovute a fenomeni embolici paradossi tra arteria polmonare e circolazione coronarica. Tuttavia tale ipotesi non ha potuto trovare conferma poiché a causa delle comorbidità del paziente non veniva eseguito studio coronarografico. Questo caso rappresenta un esempio di come le fistole coronariche polmonari possano rappresentare un riscontro incidentale anche nella popolazione adulta e possano coinvolgere più arterie coronarie dando luogo a quadri clinici complessi dove non possono essere esclusi fenomeni di embolia paradossa coinvolgenti la circolazione coronarica.