Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

USO DI SACUBITRIL/VALSARTAN IN UNA POPOLAZIONE GUCH. STUDIO PRELIMINARE

Sanfilippo Maria Fiorella Palermo (Palermo) – Ospedale Dei Bambini Di Cristina | Morreale Pierluigi Palermo (Palermo) – Ospedale Dei Bambini Di Cristina | Scardino Giuseppe Palermo (Palermo) – Ospdeale Dei Bambini Di Cristina | Comparato Calogero Palermo (Palermo) – Ospedale Dei Bambini Di Cristina

Il Sacubitril/Valsartan ( S/V) è utilizzato con eccellenti risultati nella terapia dello scompenso cardiaco ( SC) ; riduce del 20% la mortalità e le  ospedalizzazioni  rispetto alla terapia con Ace-inibitori. Mancano dati sull’utilizzo del S/V nei pazienti pazienti adulti con cardiopatia congenita o acquisita in età pediatrica (GUCH).  In questi pazienti lo SC è una vera sfida per il cardiologo.

Lo SC nei GUCH ha spesso una fisiopatologia diversa da quella usuale ed interessa  cuori univentricolari in circolazione di Fontan,  ventricolo destro sistemico e pz sottoposti a multiple procedure cardiochirurgiche. La letteratura è avara di informazioni e le  linee guida non danno indicazioni precise.

 Riportiamo la nostra esperienza su una  popolazione GUCH.

A partire dal Novembre 2019 abbiamo avviato  terapia con S/V in 13 pz GUCH con severa disfunzione ventricolare, tutti in  classe NYHA III e già in terapia ottimale per SC.

Età media di 42,7 anni (  27-79 anni);  8 maschi e 5 femmine. Cardiopatia di base: n.4 pz con  circolazione di  Fontan,  n.3 pz con ventricolo destro sistemico ( TGA, operata secondo Mustard), n. 2  CAV completo operati , n. 1  Malattia di Ebstein, n.1 Dotto Arterioso pervio, n. 2 miocardiopatia  dilatativa esordita in età pediatrica.

Durata media del Follow up 11,6 mesi (  2-26 mesi) . In n. 1  pz è stato necessario  sospendere il  S/V per prurito cutaneo, risoltosi alla sospensione del farmaco. In  n. 3 pz è stato  ridotto il dosaggio per ipotensione sintomatica ( 1 di questi praticava Sildenafil). In n. 1 pz  vi è stata  una riduzione del filtrato glomerulare, che non ha necessitato la sospensione del farmaco.

Dopo il trattamento:   n.6 pz sono in  classe NYHA I, n. 3 pz in  classe NYHA II e n.4 pz sono rimasti in classe NYHA III.

Nell’anno precedente all’avvio della terapia con S/V, tutti i pz cumulativamente  avevano avuto n. 15 ospedalizzazioni ; nell’anno successivo ai primi sei mesi di trattamento,  il numero delle ospedalizzazioni si è ridotto a n. 5 (4 per SC e 1 per anemia severa)

La frazione di eiezione, valutata con il metodo di Simpson,  è rimasta stabile. Tuttavia bisogna segnalare i limiti della  metodica ecocardiografica in pazienti con anatomia così  complessa.

CONCLUSIONI: l’uso del S/V è sicuro ed efficace  nei pazienti GUCH. Sono comunque necessari studi più ampi ed un  follow-up più lungo.