Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

P138

LIPOMA CARDIACO IN LIPOMATOSI SISTEMICA: CASO CLINICO

A. G. Parato, R. Morgagni, E. Martuscelli
CARDIOLOGIA POLICLINICO TOR VERGATA, CARDIOLOGIA POLICLINICO TOR VERGATA, CARDIOLOGIA POLICLINICO TOR VERGATA

Introduzione: I tumori cardiaci adiposi primitivi sono patologicamente distinti in due differenti entità: l’ipertrofia lipomatosa del setto interatriale (LHIS) e il lipoma. I lipomi sono masse generalmente benigne a patogenesi non nota. La lipomatosi è una malattia genetica caratterizzata da numerose formazioni diffuse nell'organismo, in genere dolenti. Diversi casi di lipoma cardiaco sono riportati in letteratura ma il decorso clinico e la sintomatologia varia da paziente a paziente. Caso Clinico: Una paziente di 63 anni giunge al PS per episodi di dolore toracico e dispnea per sforzi lievi. All’anamnesi presenta obesità, lipoma dell’utero, dell’ovaio destro, della coscia e gamba destra, dell’avambraccio e del polso destro, rimossi chirurgicamente. La paziente viene sottoposta a studio coronarografico che non mostra lesioni angiograficamente significative. Nel sospetto di angina microvascolare, iniziava terapia con Ranolazina e betabloccanti. L’esame ecocardiografico transtoracico mostra un setto interatriale lipomatoso nel tratto postero-superiore, all’ ecocardiogramma spessore massimo di 22,5mm (immagine 1). A 12 mesi la TC torace e risonanza magnetica riscontrano una massa iperintensa a livello del setto interatriale delle dimensioni di 32x34mm. La formazione, protrudente prevalentemente in atrio destro, non ostruisce lo sbocco delle vene cave, nè lo sbocco delle vene polmonari. Sono assenti evidenti segni di compromissione emodinamica e fenomeni di compressione. All’ultima visita di controllo la paziente giunge nuovamente sintomatica per dispnea e dolore toracico, all’ecocardiogramma si rileva un lieve incremento delle dimensioni della massa (vedi immagine), spessori e funzione di pompa biventricolari rimangono nella norma. Conclusioni: Non esistono evidenze in letteratura che dimostrino la trasformazione maligna dei lipomi cardiaci, tuttavia tumori a cellule ben differenziate possono coesistere con liposarcomi.  Non esistono linee guida per il trattamento dei lipomi cardiaci, la resezione radicale viene praticata nella maggior parte dei pazienti sintomatici e dovrebbe essere considerata in tutti i pazienti con lipoma cardiaco, i lipomi asintomatici possono subire una crescita eccessiva e infiltrazione nel miocardio, determinando esiti sfavorevoli ad una eventuale successiva resezione. Considerato il peggioramento del quadro clinico, la paziente in esame è stata inviata a intervento chirurgico di resezione del lipoma.